Laurentino 38, spazi pubblici riconsegnati ai residenti: firmato l’accordo
Dopo anni di abbandono, degrado e occupazioni abusive, le storiche “sale rotonde” dei ponti del Laurentino si preparano a tornare alla collettività.
Stavolta non si tratta di promesse, ma di un impegno concreto: il IX Municipio, Ater e l’Asl Roma 2 hanno firmato un protocollo d’intesa che sancisce la rinascita di questi spazi, rispettando finalmente quanto previsto nella convenzione urbanistica originaria.
Nel cuore del Laurentino 38, oggi noto come Laurentino Fonte Ostiense, tra via Ignazio Silone e le strade circostanti, sorgono edifici nati con una missione ben precisa: accogliere e servire la comunità.
Accanto agli alloggi, le “sale rotonde” dovevano essere punti di riferimento per i residenti, ma nel tempo sono diventate simboli di un’occasione mancata. Alcune sono rimaste chiuse per problemi strutturali, altre sono finite nel vortice dell’occupazione abusiva.
Ora la svolta. Spazi di aggregazione, finalmente restituiti a chi vive il quartiere. “Tranne il primo e il secondo ponte, tutti gli altri avevano sale sociali a disposizione degli inquilini Ater e, oggi, anche dei nuovi proprietari”, spiega Manuel Gagliardi, assessore all’Urbanistica. “Ora che questi spazi sono stati liberati e hanno una chiara destinazione d’uso, ogni residente potrà servirsene per assemblee condominiali o altre attività“.
Ma non sarà un ritorno al passato, bensì una nuova fase di gestione più strutturata e condivisa. Ogni sala avrà un soggetto responsabile che garantirà la fruibilità degli spazi e la loro funzione comunitaria:
Terzo ponte → affidato all’Asl Roma 2
Quarto ponte → gestito da un consorzio di cooperative sociali
Quinto ponte → diventerà sede della Comunità di Sant’Egidio, già presente al sesto ponte (attualmente in attesa di riqualificazione)
Settimo ponte → affidato a un comitato di inquilini
Un risultato atteso da tempo, che segna un punto di svolta per il quartiere. “Abbiamo perseguito questo protocollo per una ragione chiara: restituire agli inquilini e ai proprietari spazi di comunità che, da convenzione urbanistica, sono sempre stati destinati a loro“, spiega la presidente del Municipio Titti Di Salvo. “Questi luoghi appartengono alle persone che vivono il Laurentino, e ora possono finalmente riappropriarsene. Oggi ripartiamo da qui“.
Dove per anni c’erano porte chiuse, ora si riaccendono le luci. Le “sale rotonde” si preparano a tornare cuore pulsante della vita del Laurentino, tra socialità, partecipazione e nuove opportunità per il quartiere.
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