l’attacco del Movimento 5 Stelle
“Altro che rassicurazioni: la sanità abruzzese è in caduta libera”. È l’allarme lanciato dal capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Francesco Taglieri, e dalla consigliera regionale M5s Erika Alessandrini, che puntano il dito contro la Giunta Marsilio per quello che definiscono “un disastro senza precedenti”.
Secondo i dati più recenti, il disavanzo del Servizio sanitario regionale ha già superato i 100 milioni di euro, con una stima aggiornata a marzo 2025 che sfiora i 120 milioni. Ma il dato più preoccupante arriva dal Tavolo interministeriale, che ha evidenziato la mancanza di intere partite contabili nei bilanci delle Asl: il buco effettivo ammonterebbe a oltre 200 milioni. Un’emorragia finanziaria che, secondo il M5S, sarebbe il risultato di “una gestione opaca e inaffidabile”.
Oggi è l’ultimo giorno utile per caricare i dati contabili definitivi nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), la piattaforma nazionale che raccoglie le informazioni sul Servizio sanitario nazionale. E anche stavolta, denunciano i pentastellati, la Regione starebbe tentando di sottostimare i numeri, come già accaduto nell’ultimo monitoraggio nazionale.
Il quadro che emerge è drammatico: circa 60mila cittadini senza medico di base, oltre 600 medici mancanti (di cui 200 solo nell’emergenza-urgenza) e una carenza stimata di oltre 1.800 infermieri. I pronto soccorso sono al collasso, i turni insostenibili e le dimissioni continue. Mentre gli ospedali periferici si svuotano, quelli hub – L’Aquila, Pescara, Teramo e Chieti – non riescono più a rispondere alla domanda di cure.
Le liste d’attesa sono bloccate o dilatate fino a 18 mesi, non è più possibile prenotare nemmeno una TAC. “È la negazione concreta del diritto alla cura – denunciano Taglieri e Alessandrini – mentre cresce la mobilità passiva: sempre più abruzzesi si curano fuori regione, con un saldo negativo di 106 milioni per le casse regionali”.
A peggiorare la situazione, il completo stallo della prevenzione: screening oncologici assenti, piani vecchi di oltre dieci anni e una medicina territoriale mai decollata, nonostante le promesse del Pnrr.
E mentre la sanità affonda, la risposta della Giunta – attaccano i consiglieri M5s – è stata l’aumento dell’addizionale Irpef, approvato il 3 aprile. “Un colpo durissimo per famiglie, lavoratori e pensionati. Chi ha fallito deve assumersi la responsabilità politica del disastro”.
Il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni immediate dell’assessore alla sanità Nicoletta Verì e dell’intera Giunta Marsilio. “Serve un piano straordinario per salvare la sanità pubblica. Basta bugie e manovre contabili. L’Abruzzo merita una sanità che metta al centro i cittadini, non i numeri truccati”.
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