L’Atletico Madrid espugna Barcellona nel recupero e resta in testa alla Liga da solo
All’ultimo secondo di recupero l’Atletico Madrid vince in rimonta (1-2) lo scontro diretto al vertice con il Barcellona al Montjuic e chiude il 2024 da solo al comando della Liga. Una vittoria storica per Simeone che mai aveva battuto i blaugrana in Catalogna. Un risultato incredibile visto come è maturato. I catalani hanno, di fatto, dominato per tutta la partita ma, complice un errato disimpegno e un contropiede, sono riusciti a lasciare sul campo i tre punti. Era dal 2006 che ai colchoneros non riusciva l’impresa di espugnare Barcellona. Basti ricordare che avevano perso gli ultimi 5 confronti complessivi e l’ultimo gol ai blaugrana lo avevano segnato il 6 febbraio 2022 con l’ex Luis Suarez. Il successo, comunque, conferma il momento magico dell’Atletico (12 vittorie di fila in gare ufficiali), passato in appena 6 giornate dal -10 al +3 nei confronti della squadra di Flick.
Pedri illude il Barcellona
Pur senza l’infortunato Yamal, il Barcellona schiaccia i rivali nello loro metà campo nel primo tempo. E dopo aver fatto le prove generali con Gavi (colpo di testa di poco a lato su cross di Raphinha) sblocca il risultato (30’): il merito è tutto di Pedri che trova un varco in serpentina in mezzo a tre uomini sulla trequarti, triangola in area con Lewandowski e batte Oblak con un preciso tocco in diagonale.
Traversa di Raphinha, De Paul pareggia
Nella ripresa il Barcellona insiste, manca però il raddoppio con Fermin Lopez, lo stesso Pedri e con Raphinha (traversa) e al 60’, al primo tiro in porta dell’Atletico, incassa il beffardo pari: su un centro dalla sinistra di Alvarez, Casado libera corto di tacco e accomoda il pallone ai 22 mt a De Paul che con un bel destro a giro fa 1-1 interrompendo per i colchoneros un digiuno che contro i blaugrana durava da ben 452’.
Sorloth entra e gela il Montjuic al 96′
Lo squalificato Flick dalla tribuna ordina al vice Sorg di inserire Dani Olmo e Ferran Torres, ma il bunker dell’Atletico, puntellato anche dal rientro, dopo due mesi, di Le Normand, resiste. Le emozioni si concentrano nel finale: Inaki Pena evita l’1-2 su un diagonale di Barrios, smarcato davanti alla porta, poi è di nuovo il Barcellona a sfiorare il 2-1 con Raphinha e Pedri che, a tu per tu con Oblak, si fanno ipnotizzare dal portiere sloveno. I padroni di casa fino all’ultimo provano a far loro la sfida ma la voglia di vincere li tradisce proprio al 96’: l’Atletico va via in contropiede sulla destra, Molina crossa per il subentrato Sorloth che di sinistro incrocia il pallone sotto il sette e manda in visibilio i tanti tifosi biancorossi accorsi al Montjuic.
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