Umbria

«Lascia stare ‘sta papera di tua madre, sputale a ‘sta p…» 43enne a processo


di M.R.

«Lascia stare questa papera, sputale addosso a questa tua madre p…». È uno degli audio che un’operatrice del Centro antiviolenza di Terni ha dichiarato, davanti al giudice, di aver ascoltato durante uno degli incontri con la 30enne albanese ritenuta vittima di volenza sessuale e maltrattamenti anche davanti al figlio minore e omesso mantenimento. Di tali reati è accusato l’ex marito, suo connazionale di 43 anni, sottoposto alla misura del braccialetto elettronico e accusato altresì di aver violato il divieto di avvicinamento alla donna, che si è costituita parte civile, e al figlio, dopo che gli è stata sospesa la responsabilità genitoriale.

Violenza Dalla testimonianza resa dall’operatrice del Cav, è emerso un quadro di numerosi rapporti non consenzienti nell’arco di nove anni di relazione oltre a insulti e sputi; i soldi spesi dall’uomo nel gioco e la paura di ritorsioni in caso di denuncia da parte della 30enne, che ha confessato di provare vergogna verso la propria famiglia nel dover ammettere il fallimento della relazione; ma anche il terrore per la propria incolumità e quella del bambino, davanti al quale si sarebbero consumate accese liti prima della separazione nel 2023.

Il processo Durante il percorso di ascolto, è emerso, la donna avrebbe manifestato profonda sofferenza e senso di angoscia per la presenza dell’uomo registrata più volte nei pressi dei luoghi da lei frequentati. La stessa ha già chiesto, senza esito, l’aggravamento della misutra cautelare. Sarà il collegio dei giudici a pronunciarsi sulla vicenda anche sulla base dei documenti prodotti dalla difesa. Ancora diversi tesimoni da ascoltare.

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