l’aria è pulita (ma i parametri stanno per cambiare)
Aprite la finestra, respirate, inspirate e sospirate. Ma per il sollievo. L’aria nelle Marche è pulita. O, meglio, meno inquinata (per gli attuali parametri) che nella maggior parte d’Italia. Sia come concetrazione di Pm10 che di NO2 (biossido di Azoto). Lo dice l’ultimo report elaborato da Legambiente relativo all’inquinamento nelle città italiane (fonte “Mal’Aria”, a cura di Legambiente). Benissimo Macerata, molto bene Ascoli, bene Ancona e Pesaro (a cui, in prospettiva, da qui al 2030, spetta però il lavoro più importante sul fronte PM10).
Guardate il grafico. La media annuale della città è stata calcolata a partire delle medie annuali delle singole centraline di monitoraggio ufficiale delle Arpa classificate come urbane (fondo o traffico). La “riduzione delle concentrazioni necessaria” (valore negativo) indica, per ciascun parametro, di quanto dovrà diminuire la concentrazione attuale, in percentuale, per raggiungere i valori normativi che entreranno in vigore a partire dal 2030. Pesaro, per esempio, dovrà lavorare a una riduzione del 26% alla voce PM10. Avrà 5 anni di tempo.