L’Arezzo a Pescara per il recupero. Con tre punti gli amaranto salirebbero al quarto posto
Il 29 marzo l’Arezzo avrebbe dovuto giocare a Pescara con un distacco di 6 punti in classifica, troppi per fare l’aggancio. Ci gioca invece domani, nel recupero, con un divario ridotto della metà e l’opportunità di operare addirittura il sorpasso, perché una vittoria porterebbe gli amaranto davanti negli scontri diretti. In ballo dunque c’è il quarto posto, che sarebbe un trampolino eccellente in vista della volata negli ultimi 270 minuti. Nonostante gli abruzzesi attraversino un periodo complicato, la partita dell’Adriatico conserva un alto coefficiente di difficoltà: Baldini è uno che non molla e la terza posizione della Torres è distante 4 lunghezze. Se l’Arezzo ha grandi motivazioni per vincere, altrettante le ha il Pescara.
Bucchi, un ex che in biancazzurro ha chiuso la carriera da calciatore e avviato quella da allenatore, si ritrova tra le mani una squadra rivitalizzata dalle due vittorie contro Milan Futuro e Perugia. Il derby in particolare ha prodotto una sferzata di vitalità e adrenalina, al termine di una prestazione finalmente convincente quanto il risultato. L’allenatore in queste nove giornate (5 successi e 4 sconfitte) ha lavorato per instillare nel gruppo la convinzione di determinare i novanta minuti, di giocare attaccando, di aggredire alto per sfruttare la qualità tecnica a disposizione. Pescara in tal senso è un bell’esame per verificare se è stata trovata l’auspicata continuità, specialmente in ottica playoff.
Difficile prevedere le scelte di formazione, anche se Bucchi non è un amante del turnover. Potrebbe starci un turno di riposo per Chiosa, anche alla luce della gara appena disputata con il Perugia e della trasferta di domenica a Chiavari, con Gigli sostituto designato. In mezzo al campo Damiani è il papabile per il ruolo di interdittore al posto di Mawuli, uscito anzitempo sabato sera. L’altra maglia da intermedio se la giocano Dezi, Chierico e Capello. In attacco si va verso la conferma del tridente Pattarello-Ravasio-Tavernelli, anche se le sorprese non sono da escludere a priori.
Il Pescara in casa non ha mai marciato a grande velocità, tant’è che ha conquistato 25 punti contro i 33 messi insieme in trasferta. Però ha un organico con diversi elementi talentuosi e l’opportunità di riscattare il capitombolo nel derby di Pineto, che era stato preceduto da un’altra rovinosa battuta d’arresto a Sestri Levante. Sarà una partita tosta, accesa e per fare risultato servirà un Arezzo al top. Tra i padroni di casa assenti Pellacani (squalificato) e Lancini (infortunato): il terzino Crialese giocherà al centro della difesa, con Squizzato, Valzania e Dagasso in mediana. In attacco l’ex Merola affiancherà Alberti e Cangiano.
Calcio d’inizio alle ore 18. Per l’Arezzo il calendario, dopo la trasferta a Pescara, propone la gara esterna di Chiavari (domenica alle 15), il match casalingo con la Lucchese (ore 15 di lunedì 21, giorno di pasquetta) e l’ultima partita a Piancastagnaio (27 aprile, ore 16.30). Siamo arrivati al gran finale e non si può più sbagliare.
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