L’annuncio di Trump: «Raggiunto il cessate il fuoco tra Israele e Iran»
Araqchi ha dichiarato che, se Israele avesse fermato la sua «aggressione illegale» contro il popolo iraniano entro le 4 del mattino ora locale di Teheran (00:30 GMT), l’Iran avrebbe deposto le armi. Da quell’ora, non sono stati segnalati nuovi attacchi israeliani contro l’Iran. «La decisione finale sulla cessazione delle nostre operazioni militari sarà presa più tardi», ha aggiunto Araqchi in un post su X.
Il cessate il fuoco giunge dopo un attacco iraniano contro una base militare americana a Doha, in Qatar. La risposta dell’Iran ha seguito uno schema collaudato, con Teheran che opera una rappresaglia pensata più per salvare la faccia che non per colpire gli avversari con il rischio di innescare una escalation che sarebbe stata catastrofica per un regime che non è mai stato così debole come in questi giorni.
L’attacco iraniano contro la base Usa è stato deciso dopo che nel finesettimana i bombardieri statunitensi hanno sganciato bombe anti-bunker da 13 tonnellate e mezzo sui siti nucleari sotterranei iraniani, affiancando Israele in un’operazione mirata a decapitare il programma nucleare di Teheran.
I mercati hanno reagito positivamente alla notizia. Nella notte, i future sull’S&P 500 sono saliti dello 0,4%, a conferma del fatto che gli operatori si aspettano un’apertura positiva del mercato azionario statunitense martedì. Di converso, i future sul greggio statunitense sono scesi nelle prime ore di negoziazione in Asia martedì, raggiungendo il livello più basso in oltre una settimana, dopo che Trump ha annunciato l’accordo di cessate il fuoco, allentando i timori di interruzione dell’offerta nella regione. I mercati asiatici hanno aperto in rialzo: Tokyo guadagna oltre l’1% e Seul più del 2 per cento.
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