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Lanciata missione SpaceX per recuperare astronauti bloccati sulla Stazione spaziale internazionale

Venerdì notte, dal Kennedy Space Center in Florida, un razzo Falcon 9 targato SpaceX con in cima la capsula Dragon ha portato nello spazio quattro nuovi astronauti, il cui arrivo è previsto entro le 24 ore successive. Obiettivo, riportare a casa Butch Wilmore e Suni Williams, in orbita da giugno.

Un ritorno atteso da nove mesi

Wilmore e Williams erano partiti la scorsa estate a bordo della capsula Starliner di Boeing, nell’ambito di un volo di prova che avrebbe dovuto durare appena una settimana. Poi, una serie di guasti relativi a perdite di elio e malfunzionamenti dei propulsori ha spinto la Nasa a dichiarare la capsula inaffidabile per il rientro, decidendo di farla tornare a Terra senza equipaggio.

I due astronauti si sono così ritrovati costretti a un prolungamento inatteso della missione: la Nasa ha optato per il loro rientro su una capsula di SpaceX, rinviato più volte fino a questo mese. Lo scorso febbraio, inoltre, sono emersi problemi tecnici alle batterie della navicella inizialmente designata a riportarli a casa, comportando ulteriori ritardi. Alla fine, per accelerare i tempi, è stato deciso di utilizzare un veicolo SpaceX già testato.

L’arrivo di Crew-10 e la staffetta a bordo

La missione appena lanciata, denominata Crew-10, comprende quattro membri: le astronaute della Nasa Anne McClain e Nichole Ayers, entrambe piloti militari statunitensi, Takuya Onishi dell’agenzia spaziale giapponese (Jaxa) e il cosmonauta russo Kirill Peskov. Giunti alla Stazione spaziale internazionale, si fermeranno per circa sei mesi, la durata standard di una permanenza a bordo del laboratorio orbitante.

Prima, però, dovranno affiancarsi agli astronauti ancora presenti per un passaggio di consegne, in modo da ricevere indicazioni su esperimenti scientifici, manutenzione degli impianti e procedure di sicurezza. Solo al termine di questo periodo di “staffetta”, Wilmore e Williams potranno completare le operazioni di sgancio, con rientro programmato nel Golfo del Messico o nell’Oceano Atlantico, a seconda delle condizioni meteo.


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