Lancia di Luce, 30 anni fa la nascita del capolavoro: inaugurata la mostra a Terni
di Maria Giulia Pensosi
Un percorso narrativo per rivivere le tappe che hanno portato alla realizzazione della Lancia di Luce di Arnaldo Pomodoro a 30 anni dall’inaugurazione, il 3 dicembre 1995, del monumento. La mostra è stata inaugurata mercoledì pomeriggio negli spazi del Caos di Terni e sarà visitabile fino al primo marzo 2026.
“Lancia di luce, nascita di un capolavoro” Il senso ultimo dell’esposizione è la commistione tra arte, produzione industriale e vita cittadina che si incontrano per riportare alla luce un emblema ancora vitale di una città che cambia continuamente. Il percorso espositivo combina documenti e materiali d’epoca, immagini, filmati e progetti, costruendo un racconto visivo che permette al pubblico di seguire, passo dopo passo, la nascita e l’evoluzione dell’opera. La mostra è stata curata da curato da Gianluca Paterni, Roberta Argenti e Stefania Paolucci. Il catalogo contiene interventi di Costantino D’Orazio, Francesco Santaniello, Giorgio Finocchio, Gian Luca Diamanti e Roberta Argenti. Il video documentario è curato da Grazia Morace. Le illustrazioni originali, ispirate al linguaggio della graphic novel, sono firmate da Filippo Barbacini.
Capolavoro per l’arte e per la maestria operaia La dottoressa Argenti nel corso della conferenza stampa ha spiegato come è nata la mostra: «È stato un lavoro corale, oltra al Comune di Terni e la Direzione, hanno partecipato moltissime persone, un progetto che si è aperto alla città. Da subito abbiamo pensato che non dovesse essere solo il racconto che ha portato dall’idea alla realizzazione, ma molto di più. Non abbiamo cercato un taglio didascalico, ma narrativo. Ogni pannello è il racconto di un’avventura che parte dalla prima intuizione fino al dono dell’Obelisco alla città. La Lancia di Luce è un capolavoro per l’arte, ma anche per la maestria operaia che si è sviluppata nella nostra città». All’evento presente, oltre agli assessori del Comune Michela Bordoni e Stefania Renzi, per Arvedi-Ast anche Giovanni Scordo; il sito industriale ha infatti contribuito alla realizzazione dell’esposizione insieme alla Fondazione Carit. La mostra vede anche il patrocinio della Regione Umbria e della Provincia di Terni e la collaborazione del Caos e di Amore@Terni.
Un po’ di storia La Lancia di Luce è costruita da 27 parti fuse e da 483 componenti saldati. Alla base misura 5 metri per lato, per un peso complessivo di 89.640 kg. All’interno è presente una scala di servizio per consentire eventuali interventi di manutenzione. Per ripercorrere le tappe che hanno portato alla realizzazione dell’opera, a metà ottobre 1984 Walter Mazzilli, Francesco Bussetti e altri visitano la mostra Arnaldo Pomodoro: luoghi fondamentali. In seguito l’incontro con l’artista per la possibilità di donare un’opera a Terni, ipotesi accantonata per regalare alla città un’opera unica. Era il 1984 quando Pomodoro ha visitato per la prima volta le Acciaierie di Terni ed esplorato la città in cerca del posto giusto per collocare l’Obelisco. Così si è lavorato per approvare l’opera a più livelli, dalla Provincia al Comune fino all’Atp del Ternano, e per portare a terra il progetto con l’intervento dell’ormai Ilva e il contributo della Fondazione Carit. L’Obelisco di Pomodoro è stato inaugurato proprio quel 3 dicembre, 1985. Quel 3 dicembre che oggi viene ricordato con la mostra, 30 anni dopo.
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