Calabria

L’Alta velocità “fuori” dal Pnrr? Il M5S: “Calabria penalizzata”

L’Alta velocità ferroviaria “in uscita” dal Pnrr non piace agli eletti calabresi del Movimento 5 Stelle. La notizia pubblicata ieri da questo giornale circa il rischio di un taglio dell’opera – nell’ambito della nuova revisione del Piano all’esame del governo nazionale – perché indietro rispetto alla deadline di giugno 2026 ha generato un malcontento trasversale. Tra i più “agguerriti” ci sono sicuramente i rappresentanti pentastellati. «La notizia dell’imminente revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – scrivono gli esponenti del M5S -, con il concreto rischio di dirottare fondi destinati all’Alta velocità ferroviaria in Calabria verso altre opere, rappresenta un colpo durissimo per il futuro della regione. L’ennesima promessa infranta – aggiungono – l’ennesimo segnale di una Calabria considerata fanalino di coda, sacrificabile sull’altare di logiche politiche che appaiono sempre più distanti dalle reali esigenze del territorio.

Apprendiamo con sconcerto che, mentre la sesta rata del Pnrr (8,7 miliardi) è appena giunta da Bruxelles, il governo nazionale, con il benestare di quello regionale, è già al lavoro per una nuova modifica del Piano, adducendo “circostanze oggettive” che impedirebbero la realizzazione di alcuni progetti entro il 2026. Tra questi figurano proprio i lotti calabresi dell’Alta velocità Salerno-Reggio Calabria, quelli dove i ritardi accumulati sono più significativi».


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