L’AGCOM blocca milioni di chiamate al giorno, ma lo spam continua: ecco cosa possiamo fare
Il nuovo filtro antispoofing dell’AGCOM intercetta ogni giorno milioni di chiamate fraudolente, segno di un fenomeno che resta radicato. Il blocco impedisce ai numeri esteri di mascherarsi come italiani e riduce il margine di manovra dei call center aggressivi.
Una parte dello spam continua però a passare, soprattutto quando le chiamate provengono davvero dall’estero. Capire cosa rientra nel perimetro dell’intervento aiuta a individuare gli strumenti che possiamo usare quando il filtro non basta.
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Come funziona il filtro AGCOM
Il sistema introdotto dagli operatori riconosce i prefissi nazionali contraffatti e blocca le chiamate che simulano numerazioni italiane. La misura incide soprattutto sulle proposte commerciali più insistenti senza ostacolare le comunicazioni legittime degli utenti in roaming.
Le telefonate provenienti dall’estero continuano a raggiungere i nostri dispositivi perché non rientrano nei criteri di blocco. Del resto sarebbe inopportuno bloccarle in toto, e in mancanza di un database di “numeri inaffidabili”, non c’è molto altro da fare.
In questi casi possiamo attivare il filtro delle numerazioni internazionali offerto da diversi gestori, ma sta a noi regolarci in base alle nostre esigenze.
Alcuni operatori permettono di attivare il blocco tramite codici da tastierino, ma la strada più semplice è spesso guardare nell’app del proprio operatore o chiamare direttamente il proprio call center gratuito.
Molti utenti si affidano ad applicazioni che identificano lo spam, come Truecaller, ma questi strumenti richiedono l’accesso alla rubrica e ai dati di traffico, pertanto è utile valutare con attenzione come trattano le informazioni personali.
Per fortuna diversi produttori integrano un filtro anti-spam nelle app per telefono ed SMS, quindi spesso non c’è bisogno di ricorrere a soluzioni terze (ma questo non ci esime dal capire come vengano trattati i nostri dati, dei quali anche le app native hanno comunque bisogno).
Telemarketing e tutele disponibili
Il telemarketing autorizzato può continuare a contattarci se non siamo iscritti al Registro pubblico delle Opposizioni.
L’iscrizione può decadere quando concediamo nuovi consensi, anche senza accorgercene, quindi è opportuno ricontrollare, di quando in quando.
Quando il numero risulta italiano ma non richiamabile ci troviamo davanti a uno spoofing illegale. Una buona tecnica può infatti essere quella di lasciarlo squillare, e poi provare a richiamarlo al termine. Se il numero squillasse, possiamo provare a rintracciarne il proprietario. Ma è oggettivamente una ulteriore perdita di tempo da parte nostra.
In questi casi possiamo presentare una segnalazione tramite il modulo dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali usando SPID o CIE. Sulla sua efficacia, però, non sappiamo pronunciarci.
La diffusione dello spoofing richiede un uso attento dei consensi (quante volte sul web clicchiamo “sì” a tutto, senza sapere nemmeno cosa stiamo accettando) e una maggiore consapevolezza dei canali di tutela. Il filtro AGCOM rappresenta un passo concreto, ma non è infallibile, e pertanto resta necessario intervenire anche a livello personale per limitare le chiamate indesiderate.
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