L’affondo di Morra: “Capistrano e Acquaro: due comuni sciolti per mafia tornati al voto, ma meritano risposte”
«Quanto accaduto a Capistrano e Acquaro nelle elezioni comunali merita un’attenzione speciale e un’analisi profonda. Non per polemica, ma per responsabilità verso territori segnati da scioglimenti per infiltrazioni mafiose e che dovrebbero rappresentare un modello di riscatto democratico, non un ritorno alle vecchie dinamiche». Lo afferma il già presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Nicola Morra, commentando i risultati delle due consultazioni.
Morra entra nel dettaglio. «A Capistrano è prevalso Marco Martino, già indicato come impresentabile nelle liste verificate nel recente passato dalla Commissione Parlamentare Antimafia. È un fatto politicamente e moralmente grave – sottolinea Morra – perché dimostra quanto il tema della credibilità, della reputazione e della trasparenza sia ancora considerato secondario rispetto ai giochi di forza locali. Un comune sciolto per mafia non può permettersi il lusso dell’ambiguità».
«Il caso più delicato è però Acquaro, altro comune sciolto per mafia. Il candidato unico ammesso al voto, Giuseppe Ferraro, è un ispettore di polizia in quiescenza, già in servizio alla Digos di Vibo Valentia. Il punto critico non è la sua figura personale, ma il contesto. I numeri che non tornano: Come può un comune sciolto per mafia registrare un’affluenza così bassa da non raggiungere il quorum minimo? — domanda Morra — È stata una libera scelta dei cittadini? O qualcuno ha esercitato pressioni, dirette o indirette, per non far votare e per favorire la conservazione di determinati equilibri?. Le Prefetture, il Ministero dell’Interno e tutti gli organi competenti – continua il già presidente dell’Antimafia – hanno il dovere di verificare attentamente cosa sia accaduto. Perché l’astensionismo in un territorio già fragilissimo può essere una forma di controllo, al fine di impedire il cambiamento, e non di libertà meditata e scelta. La democrazia non è solo mettere una scheda nell’urna, ma garantire a ogni cittadino la possibilità di farlo senza paura, senza pressioni e senza rassegnazione. Acquaro e Capistrano meritano risposte, non silenzi».
Source link




