L’affondo di Biancofiore: «Contro gli orsi una mattanza che non condivido» – Cronaca
ROMA. “Quella in difesa degli animali è una battaglia di civiltà e umanità. Un cane ti sconvolge la vita in positivo: è scientificamente provato che un animale domestico è un balsamo per il cuore, migliora la salute fisica e mentale, ma anche l’ambiente di lavoro, tanto da essere stata creata la giornate mondiale del cane in ufficio. Non a caso stiamo lavorando in Senato grazie alla sensibilità del Presidente La Russa, e spero si faccia presto anche alla Camera, alla possibilità di garantire la loro presenza negli uffici personali dei parlamentari, perché l’animale da affezione non può fare a meno del suo umano e viceversa”. Così la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia NM, UDC, Maie intervenendo al dibattito ‘Mino Cane fortunato’ che si è tenuto questa mattina nel corso di Atreju.
“Il loro affetto, la profondità del loro amore, porta a chiederci semmai perché sempre più spesso nella nostra società, tra esseri umani, non si ritrovino più gli stessi sentimenti di affetto e rispetto. Non condivido, inoltre, la contrapposizione tra animali e bambini, auspicherei più bambini nelle famiglie che crescano accanto ad un peloso, perché quel bambino sarà da grande un umano responsabile, felice, più buono, più sensibile perché insieme ai genitori hanno formato la famiglia perfetta di cui gli animali sono parte integrante”, aggiunge.
“Quei bambini cresceranno al meglio, non uccideranno mai a calci una capretta, non riempiranno un gatto di petardi, non useranno un riccio come un pallone e di conseguenza non saranno adulti violenti, perché chi compie quei gesti verso un essere senziente è potenzialmente, bisogna dirlo, una persona in grado di uccidere un altro umano. Gli animali d’affezione cambiano la percezione della quotidianità, sono una carezza sul cuore”, prosegue la senatrice.
“In risposta poi alla conduttrice Licia Colò che ha citato il Trentino come esempio negativo”, Biancofiore dichiara di “non condividere la disumana caccia agli orsi in atto nella sua terra, nonostante il presidente della provincia sia della sua maggioranza”. “Facile chiedere, con un referendum, se si vuole ridurre la presenza dei plantigradi, lo vorrei anche io, ma la politica ha il dovere di trovare la soluzione, che non si traduce con la via semplice della intollerabile mattanza”, osserva.
“Con la recente legge sull’inasprimento delle pene, poi, anche in Italia si è passati dal considerare gli animali un oggetto a soggetti di diritto, un atto di civiltà”, conclude Biancofiore.