L’AfD chiede nuove elezioni, Die Linke accusa il leader Cdu: «Divisivo»
Friedrich Merz non è riuscito a ottenere i voti necessari per essere eletto cancelliere tedesco nel primo scrutinio tenutosi al Bundestag nella mattinata del 6 maggio. Ha raccolto solo 310 voti, sei in meno rispetto alla maggioranza assoluta di 316 voti richiesta. Il parlamento federale conta attualmente 630 membri, e la coalizione tra conservatori e socialdemocratici CDU/CSU-SPD, sulla carta, dispone di 328 seggi. Tuttavia, una parte dei deputati della maggioranza non ha sostenuto Merz nel voto segreto.
La reazione di Cdu e Spd al voto dei franchi tiratori
I 18 voti mancanti tra le fila della coalizione di governo che punta alla guida della Germania – sostenuta dalla Cdu di Merz, uscita vincente dalle elezioni politiche del febbraio scorso, e dall’Spd (centrosinistra) di Olaf Scholz – scatenano gl interrogativi in entrambi i partiti. Il gruppo parlamentare Spd esclude responsabilità per il fallimento di Merz nella nomina a cancelliere. “Riteniamo di essere in pieno accordo. Non mancava nessuno”, ha riferito la Dpa, citando fonti vicine all’attuale capogruppo parlamentare, Lars Klingbeil.
Cosa è andato storto oggi? “Credo che non lo sapremo mai, ma è la democrazia”, è invece il commento a caldo del segretario generale della Cdu, Carsten Linnemman, rsulla mancata elezione di Merz al primo scrutinio. “La mia sensazione è che l’Unione sia molto compatta. C’è stata una immediata ovazione per Friedrich Merz”, ha raccontato riferendosi al clima, dietro le quinte, del gruppo parlamentare.
La destra chiede nuove elezioni, la sinistra accusa Merz: «Divisivo»
Duro il commento dell’opposizione. La leader di Alternative fur Deutschland (AfD), Alice Weidel, ha definito la coalizione tra CDU e SPD “costruita su fondamenta marce” e “priva del sostegno reale dei cittadini”. “Il voto dimostra su quale debole base poggia questa piccola coalizione, sostenuta da una SPD che gli elettori hanno chiaramente respinto”, ha scritto su X. Poco dopo, Weidel ha chiesto elezioni anticipate.
Anche la sinistra di Die Linke vede il sorprendente fallimento di Merz all’elezione a cancelliere come un voto di sfiducia nei confronti del leader della Cdu. Se Merz non ottiene nemmeno la fiducia del suo popolo, “come potrà conquistare la fiducia delle persone che lottano con i veri problemi della vita quotidiana?”, ha spiegato il leader di Die Linke, Jan van Aken, secondo cui il candidato cancelliere “Non riesce a unire, riesce solo a dividere”. Ines Schwerdtner, co-leader del partito di sinistra, ha accusato Merz di non aver preso le distanze in modo sufficientemente chiaro dall’ultradestra dell’AfD: “È stato un errore da parte di Merz fin dall’inizio sperperare la fiducia dei partiti democratici e stringere un patto con i fascisti. Ha abbattuto il cordone sanitario e ora sta pagando il conto”.
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