L’acqua che coltiva il futuro, strategie e risorse per il territorio dell’Alto Valdarno
La due giorni romana, organizzata da Anbi (Associazione nazionale dei Consorzi di Bonifica e Irrigazione) e dedicata alla bonifica, ha offerto al Consorzio 2 Alto Valdarno un’importante opportunità di confronto diretto con Nicola Dell’Acqua, Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica e con le Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale e dell’Appennino centrale.
“Si è trattato di un appuntamento di grande rilievo per il nostro comprensorio, impegnato su due fronti fondamentali: da un lato, la ricerca di risorse pubbliche per completare il sistema irriguo della diga di Montedoglio; dall’altro, l’individuazione di finanziamenti per un piano strutturato di manutenzione e riqualificazione delle opere di bonifica montana, poichè la tenuta delle aree interne, più fragili e complesse, è indispensabile non solo per evitare lo spopolamento, ma anche per mitigare il rischio idraulico nelle aree di fondovalle”, spiega la presidente del Consorzio, Serena Stefani, di ritorno dall’assemblea, che ogni anno mette a confronto e in dialogo il sistema della bonifica con rappresentanti delle istituzioni, della politica, della ricerca e del mondo economico.
“L’acqua che coltiva la pace” è stato il filo conduttore dell’evento, che si è svolto il 7 e 8 luglio al Carpegna Hotel di Roma. Da questo palcoscenico, su cui sono passati tra gli altri i ministri Tajani, Lollobrigida, Ciriani e (in videoconferenza dal Giappone) il vice premier Salvini, si è levata una richiesta chiara e condivisa da parte di Anbi e dei Consorzi: accelerare lo stanziamento delle risorse necessarie per affrontare concretamente le sfide poste dal cambiamento climatico.
«Abbiamo parlato di infrastrutture, invasi multifunzionali, riutilizzo dei reflui in agricoltura, servizi ecosistemici, tecnologia, manutenzione, tutela della biodiversità, tenuta sociale ed economica delle aree interne – racconta Stefani. Dove c’è bonifica, c’è qualità della vita, agricoltura, ambiente, reddito. Ma tutto questo richiede un impegno quotidiano e, soprattutto, adeguate risorse economiche per adattare i territori ai cambiamenti climatici in corso. I Consorzi hanno gli strumenti e le competenze, ora tocca all’Europa e alla politica nazionale fare la loro parte».
Un’ulteriore buona notizia per il comprensorio Alto Valdarno è arrivata proprio da Roma: Serena Stefani è stata riconfermata nel Consiglio nazionale di Anbi.
«Ringrazio i colleghi per la fiducia. Confermo fin da ora il mio impegno a rappresentare, anche a livello nazionale, le esigenze del territorio in cui opera il Consorzio Alto Valdarno e, insieme al presidente di Anbi Toscana Paolo Masetti e al presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno Maurizio Ventavoli, quelle dell’intera regione. La gestione dell’acqua è un tema strategico per il futuro e per contrastare gli effetti sempre più evidenti della crisi climatica».
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