l’accusa di Europa Verde Frentania
“Quello che è accaduto a Fossacesia e lungo le nostre coste ieri è l’ennesima prova di quanto i fenomeni estremi siano più frequenti e intensi, di portate mai viste prima. Per questo, ogni amministrazione comunale attenta e al passo con i tempi non può ignorare eventi e segnali e deve fare qualcosa nella sua politica amministrativa pratica per mitigare i cambiamenti climatici, per altro in linea con quanto previsto a livello regionale, nazionale ed europeo”. Questo l’invito di Rita Aruffo e Stefano Luciani, di Europa Verde Frentania.
“Purtroppo – incalzano – da noi si fa tutto il contrario, il consumo di suolo, i progetti di lottizzazione della costa e di aree fragili, la sottrazione di verde sono la norma, in una logica quasi negazionista. Dobbiamo ricordare che ogni azione portata dal singolo comune a favore della sostenibilità ambientale è in grado nei prossimi anni di mitigare alcuni fenomeni che poi scatenano eventi estremi di questo tipo. Inoltre, in caso di allerta gialla, un’amministrazione dovrebbe avvertire i propri cittadini attraverso i suoi canali, per proteggerli dai pericoli che queste calamità comportano”.
“Questa volta Lanciano, dove non vi è stata alcuna segnalazione rispetto all’allerta meteo – sottolineano – ha avuto fortunatamente meno conseguenze rispetto ai nostri vicini, ma poteva andare peggio. Anche questa volta si farà la triste conta dei danni, senza porsi serie domande su cosa sta accadendo a livello globale. Ci sono temi che non sono solo argomenti da convegni o da illustrare ai bambini nelle scuole. Bisognerebbe invece, anche a livello locale, capire in quali settori vanno a finire i fondi, dare risalto all’importanza della prevenzione, preoccuparsi, ad esempio, del sotto organico dei vigili del fuoco. In definitiva occorre non mettere la testa sotto sabbia, attuare politiche consapevoli e lungimiranti, interrogarsi davvero sul perché accadono sempre più spesso questi eventi estremi e agire di conseguenza, chiedendo tutti, a partire dai territori, che si investa sull’adattamento ai cambiamenti climatici”.
“Ma qui a Lanciano, come in altre città costiere – attaccano gli esponenti di Europa Verde – come al solito si preferisce far finta di nulla, non dire nulla e continuare e persistere nelle stesse scelte urbanistiche e pratiche del passato, ignorando quelle che ormai sono consapevolezze della scienza, con indicazioni di precisi strumenti per mitigare gli effetti di eventi che hanno per i singoli e per la collettività un peso umano ed economico enorme”, concludono Aruffo e Luciani.
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