«La vostra è una missione». Tutti i nomi
FERMO Un po’ di attesa in più, e poi, grazie all’intervento di assessore e prefetto per sistemare tutti i familiari in piena sicurezza nel teatro dell’Aquila, per i 37 neo laureati in Infermieristica è stato il momento della festa. «Le famiglie – ha detto il rettore Gian Luca Gregori – ci hanno affidato il loro bene più prezioso. Qui a Fermo, e voi ne siete un esempio lampante, c’è un attaccamento e una relazione fortissima tra docenti e studentesse e studenti. Questo non si trova facilmente, non è scontato». Fin qui il ringraziamento alle famiglie e ai docenti, ma il rettore, prima di lasciare il teatro dell’Aquila per altri impegni concomitanti, ha detto agli studenti: «Il nostro ateneo sta crescendo, stiamo incrementando le matricole, questo è un fatto positivo, non è scontato, anzi. Nella vostra professione diventa essenziale l’elemento umano, quello che accade nei pronto soccorso fa capire che il vostro è anche una missione, una passione, non solo un lavoro».
L’impegno
I 37 neo infermieri ricorderanno a vita il giorno della laurea, e il prefetto Edoardo D’Alascio s’è detto «orgoglioso di esserci». Assente il sindaco Paolo Calcinaro, per riunione Anci nazionale a Torino, il benvenuto in città alle famiglie l’ha dato l’assessore alle politiche giovanili, Alberto Scarfini: «Siamo orgogliosi di accogliervi, è importante per noi che le famiglie scelgano Fermo, che ha una vocazione universitaria importante. Il rapporto con l’università Politecnica delle Marche continua». A portare i saluti del vescovo e della chiesa fermana è stato il direttore dell’ufficio per la pastorale della salute e bioetica don Sebastiano Serafini che ha ribadito come la professione dei nuovi infermieri «si inserisce nel cuore e nella dignità dell’umanità, conservatela e prendetevi cura dei sofferenti». A sottolineare l’importanza delle famiglie è stato anche il presidente della fondazione Carifermo, Giorgio Girotti Pucci, ma Renato Rocchi, dirigente delle professioni sanitarie dell’Ast ha ricordato «che oggi il fatto che ci siano più donne a fare le infermiere è per scelta».
I nomi dei laureati
Luca Moreschini, presidente dell’ordine, ha ricordato loro che «oggi inizia la vostra professione, oggi inizierete a crescere, siate sempre informati». Di quanto ci sia bisogno di infermieri specializzati, soprattutto nel suo reparto di gastroenterologia dove è primario, ha detto il professor Giampiero Macarri presidente del corso di laurea. Questi i 37 neo infermieri: Michela Baraschi, Sara Bartolini, Ilaria Bonifazi, Giada Marika Cappelletti, Rachele Cesetti, Samanta Ciaffoni, Elena Compagnucci, Sofia De Feudis, Serena Di Mucci, Khadija El Aouni, Sofia Felici, Rebecca Governatori, Ilaria Grifonelli, Maria Iacoponi, Giorgia Luzi, Anna Mancini, Alessandro Matteucci, Sofia Merli, Sandra Messina, Mascia Minnucci, Nicole Moretti, Marina Mosneguta, Manila Muzi, Marco Piattoni, Nadia Piedimonte, Aurora Qordja, Giorgio Rogante, Veronica Rutigliano, Giada Sabatini, Francesco Sacchini, Francesca Sandroni, Camilla Storini, Manuela Stortoni, Sara Tassone, Cristiano Tomassini, Vanessa Valentini, Brenda Sacha Volo.