“La tua bimba viene con me”, l’incubo in corso Cavour a Bari
Una minaccia di rapimento in piena regola, quella riportata da una donna barese, mamma di due bambine. Una vicenda che ha dell’assurdo – stando alla testimonianza rilasciata a Telebari – e che ha voluto raccontare per mettere in guardia tutti i genitori da un uomo, un malintenzionato che a quanto pare si aggira per il centro città.
“Ero in corso Cavour – inizia così il racconto della madre – Stavo camminando sul marciapiede con la mia bambina di 5 anni per mano e l’altra bimba più piccola nel passeggino. A un certo punto un soggetto sulla sessantina ha cominciato ad affacciarsi al passeggino, lo ha fatto più volte. Pensavo fosse uno dei tanti curiosi che vuole regalare un sorriso alla bambina, capita ogni giorno a noi genitori”, prosegue la donna nel ricordare quei momenti, ma in realtà l’intento era un altro. “A un certo punto ha parlato direttamente a mia figlia più grande, si è rivolto a lei mentre teneva in mano una bottiglietta di vetro, forse un succo di frutta, era senza etichetta. Le ha fatto dei complimenti, su quanto belli fossero i suoi occhi e su quanto fosse carina. Poi le ha chiesto se volesse andare a una festa con lui”.
A quel punto la situazione ha rischiato di precipitare, perché la mamma racconta che l’uomo si è avvicinato a pochi centimetri dal suo volto per dirle apertamente: ‘Lo sai che adesso lei viene con me?’, riferendosi alla più grande delle bimbe. “Mi si è gelato il sangue – dice con voce ancora tremante – e d’istinto mi sono messa davanti alla bambina. Non sapevo se picchiarlo, urlare, ma mentre proteggevo mia figlia con il corpo ho cercato lo sguardo dei tanti presenti che affollavano la strada”. Pochi secondi di tensione infinita, spezzata dall’improvviso arrivo di due ragazze, due sconosciute che, evidentemente, avevano notato movimenti sospetti nell’uomo. “Mi sono girata e questi due angeli mi hanno abbracciata, hanno fatto finta di essere mie amiche e di avermi incontrata per caso. Una delle due ha affrontato direttamente quel tizio, con tono feroce gli ha urlato ‘Che vuoi!”.
Una scelta che si è rivelata vincente perché il soggetto, ormai scoperto, non ha potuto fare altro che girarsi e darsi alla fuga a piedi. “Non so cosa sarebbe successo se non fossero arrivate le due ragazze – conclude il racconto – Ero scossa, incredula, e loro mi hanno accompagnato per un bel tratto di strada. Mentre camminavamo mi hanno spiegato di aver seguito i movimenti di quell’uomo, c’era qualcosa di strano nel suo modo di approcciarsi”. Infine, l’invito a tutti i genitori a prestare massima attenzione perché, al momento, il soggetto in questione è a piede libero. “Ricordo che era molto magro, sulla sessantina o poco più, alto circa 1 metro e 70. Indossava un gilet marrone, sembrava di renna. Aveva una barbetta bianca e mezzo calvo. Potrei riconoscerlo al primo sguardo”.