Ambiente

La transizione verde deve creare posti di lavoro qualificati

L’Ue è all’avanguardia nella transizione globale verso l’energia pulita. Il Green Deal e l’agenda REPowerEU non rispondono solo a preoccupazioni ambientali, ma anche sociali perché intendono garantire l’accesso a un’energia a prezzi accessibili per tutti. L’anno scorso l’Ue si è classificata ai primi posti nel mondo per la diffusione delle energie rinnovabili, al pari con la Cina e davanti agli Stati Uniti. Nel 2022 l’energia eolica e solare ha rappresentato il 22% della produzione di energia elettrica dell’UE, superando per la prima volta il gas naturale. Ma a questa leadership nel settore delle energie rinnovabili non corrisponde una posizione altrettanto preminente nella produzione di tecnologie energetiche a zero emissioni nette. La questione prioritaria è: come garantire una solida base industriale nell’Ue e la nostra autonomia strategica senza creare nuove dipendenze? L’importanza del capitale umano è troppo spesso dimenticata in questo dibattito. La relazione 2023 della Commissione europea sulla competitività delle tecnologie pulite ce lo ricorda con forza. L’Ue dovrà creare 3,5 milioni di nuovi posti di lavoro di qualità nel settore delle energie rinnovabili, ovvero più che raddoppiare la forza lavoro esistente!

Il settore dell’energia e quello manifatturiero sono tra quelli con le maggiori esigenze di formazione in termini di competenze tecniche e professionali: oltre la metà della forza lavoro necessita di un miglioramento delle competenze. Questa tendenza dev’essere invertita.

Quest’anno, l’Ue celebra l’Anno europeo delle competenze, dedicato al passaggio a una cultura della formazione continua e alla promozione dell’attuazione di politiche in materia di competenze.

Il patto dell’Ue per le competenze ha avviato diversi partenariati pubblico-privato per riqualificare la nostra forza lavoro, in particolare nei settori digitale, verde e tecnologico. Questi partenariati riuniscono datori di lavoro, sindacati, servizi pubblici per l’impiego e autorità regionali al fine di individuare le competenze necessarie e realizzare azioni di formazione. Ad oggi al patto hanno aderito più di 1500 membri i quali hanno investito circa 160 milioni di euro in attività di formazione, di cui hanno già beneficiato 2 milioni di persone.

I fondi dell’Ue svolgono un ruolo centrale nella rivoluzione delle competenze in Europa e, complessivamente, ammontano a circa 65 miliardi di euro da investire in programmi per le competenze. I piani nazionali per l’energia e il clima supportano gli Stati membri nella pianificazione strategica delle competenze connesse all’energia.


Source link

articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Translate »