La Telemedicina può salvare la Sanità Nuorese? La proposta del consigliere provinciale Giorgio Fresu
NUORO – La sanità nel Nuorese torna prepotentemente al centro del dibattito politico, in un clima di urgenza accentuato dalla mancata convocazione di un Consiglio Provinciale sulla questione. Il Consigliere Provinciale Giorgio Fresu è intervenuto con una nota personale, trasformando il dissenso in un contributo propositivo rivolto al Presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore Regionale Bartolazzi, chiedendo di trovare risposte alle criticità “al di là degli schieramenti politici”. L’obiettivo dichiarato è garantire una sanità “efficiente, equa ed universale”.

L’ospedale San Francesco (foto S.Novellu)
Il Consigliere esamina per prima cosa la grave e perdurante emergenza del servizio sanitario territoriale, evidenziando una “carenza drammatica” di medici di Medicina Generale che sovraccarica i Pronto Soccorso di Nuoro e Sorgono e ritarda le dimissioni per l’assenza di strutture riabilitative e RSA. Una soluzione immediatamente percorribile, a suo parere, sarebbe il potenziamento della telemedicina, per assicurare una medicina di prossimità.
Per quanto riguarda il P.O. San Francesco, Fresu riconosce gli sforzi della precedente Direzione Strategica, che ha faticosamente riacquistato attrattività attraverso concorsi per primari, offerta formativa e contratti con professionisti noti come il Dottor Badessi e il Professor Salvi. Per proseguire su questa strada e attrarre i giovani, è però necessario garantire l’autonomia dell’ASL nel bandire concorsi e selezioni, attualmente in carico esclusivamente ad ARES.

Lotta per il diritto alla salute a Sorgono (foto S.Novellu)
Il punto più critico e urgente sollevato è il P.O. San Camillo di Sorgono, presidio fondamentale per il Mandrolisai. Fresu sottolinea che, in base al D.M. 70/2015, il San Camillo non rispetta gli standard minimi di sicurezza sanitaria. In quel territorio, infatti, non è presente alcun mezzo sanitario medicalizzato del 118, ma solo ambulanze infermieristiche. All’interno del presidio mancherebbero servizi fondamentali H24 come la Radiologia, la Cardiologia e, soprattutto, una guardia attiva di anestesia.
Il Consigliere critica duramente la gestione del Pronto Soccorso, retto da medici “gettonisti molto ben pagati” (spesso stranieri con difficoltà linguistiche). Ricorda che la precedente Direzione aveva creato un’équipe di anestesisti e rianimatori del San Francesco per rendere il San Camillo più sicuro e a norma. Fresu accusa l’attuale Direzione di aver abolito questo servizio, raddoppiando le guardie dei gettonisti e spendendo gli stessi importi. Il suo appello è diretto e polemico: “Sostituire una guardia di anestesia con medici gettonisti spendendo gli stessi importi è utile e intelligente? Senza anestesisti il Pronto Soccorso del San Camillo è a norma? La sicurezza sanitaria quanto costa?”
In chiusura, il Consigliere Provinciale Giorgio Fresu rinnova l’invito alle istituzioni a ripensare a soluzioni condivise, libere da appartenenze politiche, con il solo obiettivo di garantire il “diritto sacrosanto alla salute” delle comunità del Nuorese
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