“La Strada della Storia”: il progetto ambizioso che coinvolge 7 Comuni
“La Strada della Storia”: un progetto ambizioso che coinvolge sette Comuni e punta a creare una destinazione turistica tematica capace di intrecciare archeologia, cultura e comunità.
ALTOMONTE (COSENZA) – C’è un angolo di Calabria dove il tempo sembra essersi fermato, un territorio che custodisce gelosamente la sua storia millenaria e che oggi guarda al futuro con rinnovata speranza. Altomonte, Roggiano Gravina, San Lorenzo del Vallo, San Donato di Ninea, Malvito, San Sosti e Sant’Agata d’Esaro: sette Comuni, sette cuori pulsanti di una terra che vuole trasformare il proprio patrimonio in una risorsa per lo sviluppo. È proprio in questa direzione che è nata “La Strada della Storia”, un progetto ambizioso che punta a creare una destinazione turistica tematica capace di intrecciare archeologia, cultura e comunità. Il primo passo è stato compiuto nel Salone Razetti del Chiostro domenicano di Altomonte, luogo simbolico e suggestivo che ha accolto amministratori locali, esperti e promotori dell’iniziativa.
“LA STRADA DELLA STORIA”, OBIETTIVO DEL PROGETTO: UNIRE FORZE PER UN SOGNO COMUNE
A fare gli onori di casa, il sindaco di Altomonte, Giampietro Coppola, che ha dichiarato con passione: «La nostra terra ha tutto: storia, cultura, tradizioni, paesaggi da cartolina. Ma ora dobbiamo raccontarla nel modo giusto. Questo progetto non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. I nostri borghi non devono essere solo belli, devono essere motori di economia, di lavoro, di futuro».
Accanto a lui, il sindaco di San Lorenzo del Vallo, Vincenzo Rimoli, ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme: «La Strada della Storia è un’occasione unica. Collaborare ci dà forza e ci permette di creare posti di lavoro e opportunità che oggi mancano». Sulla stessa lunghezza d’onda, il sindaco di San Donato di Ninea, Vincenzo Russo, che ha espresso un desiderio comune: «I nostri giovani non devono più partire. I nostri borghi non devono essere solo luoghi da cartolina, ma devono vivere, respirare, produrre valore».
UN MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE
Alla tavola rotonda ha partecipato anche Claudio Rende, assessore di San Sosti, che ha evidenziato le potenzialità dei territori coinvolti: «Dobbiamo mettere in campo idee nuove. Questo progetto è una grande opportunità e San Sosti farà la sua parte, puntando anche sui flussi turistici già presenti grazie al nostro Santuario della Madonna del Pettoruto».
A coordinare l’iniziativa, Antonio Blandi, project manager di Officine delle Idee, che ha sintetizzato così la visione del progetto: «Non si tratta solo di valorizzare luoghi, ma di creare un modello di sviluppo sostenibile, capace di generare economia circolare e nuove opportunità».
A STRADA DELLA STORIA: UN FUTURO DA COSTRUIRE INSIEME
La Strada della Storia non si limita ad attrarre visitatori: punta a dare forza e speranza a chi vive in questi borghi. Creare valore significa anche offrire nuove possibilità di lavoro, incentivare il ritorno degli emigrati e promuovere un’identità territoriale condivisa.
I borghi della Strada della Storia hanno intrapreso un cammino ambizioso, in cui passato e futuro si incontrano per costruire una nuova narrazione. È una sfida che guarda lontano, ma che nasce da un atto d’amore verso una terra troppo spesso dimenticata.
L’auspicio è che questo progetto possa restituire al territorio il valore che merita e offrire alle nuove generazioni un motivo per restare, investire e credere in un futuro migliore. La Strada della Storia è pronta a scrivere una nuova pagina: quella della rinascita.
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