Società

La storia di Caresse Crosby, l’ereditiera bohémienne che inventò il reggiseno

Per tutti gli animali «fidarsi del proprio istinto» è un atto d’intelligenza, fuorché per l’uomo. Pensiamo a tutte le volte che andiamo in overthinking complicandoci l’esistenza invece di lasciar fare al nostro infaillible sesto senso. Per paura, per prudenza, per insicurezza. Sicuramente Caresse Crosby (1892-1970) non lo sapeva che quel giorno del 1910 barattando il corsetto con dei fazzoletti di seta avrebbe inventato il primo reggiseno della storia. Un gesto spontaneo, impulsivo, di pancia. Che cambiò per sempre il corso dell’abbigliamento femminile. Il primo di una lunga serie, vien da dire, in una vita rocambolesca costellata da feste, scandali, love stories. Ben al di là di costrizioni e convenzioni.

Caresse Crosby 1932.

Caresse Crosby, 1932.

Evening Standard/Getty Images

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Nata a New Rochelle, New York, con il nome di Mary Phelps Jacob, detta «Polly», Caresse Crosby discende da una delle famiglie più potenti del New England, contando tra i suoi antenati i governatori della colonia inglese di Plymouth, un cavaliere delle Crociate, un comandante della Guerra Civile e Robert Fulton, ovvero l’inventore accreditato per lo sviluppo del battello a vapore. Ne conseguono rispetto, ricchezza, e una certa dose di spensieratezza, ma anche un’educazione rigorosa alla stregua delle buone maniere e di una tranquillità tipicamente borghese.

Sala da ballo New York 1919.

Sala da ballo, New York, 1919.

Museum of the City of New York/Byron Collection/Getty Images

Eppure, all’età di diciannove anni, il suo «ingresso in società» al Ballo delle Debuttanti si rivela decisamente provvidenziale. È il 1910 e mentre prepara il suo outfit da grande soirée si accorge che il consueto corsetto, quell’«armatura rigida in osso di balena e cordame rosa», deforma il tessuto leggero del suo amato abito, oltre a comprimere violentemente vita e décolleté. Quindi, come valorizzare a pieno la mise pur sostenendo il seno? Senza pensarci troppo, chiede alle sue cameriere di portarle una manciata di fazzoletti da taschino in seta, una corda, un nastro rosa, un ago e un filo. Et voilà, in una sessione improvvisata di cucito nasce il primo prototipo di reggiseno come lo conosciamo oggi.


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