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La storia della medium Sonia Benassi, che dialoga con i bambini morti, e il docufilm nato da un incontro che ha sconcertato la moglie del regista

Un incontro inatteso che ha lasciato aperte tante domande. È da qui che nasce Il dono – storia della medium Sonia Benassi, il docufilm diretto da Niccolò Lorini e Pantaleone A. Megna, disponibile dal 15 dicembre su RaiPlay e dal 15 gennaio su Rai 5. Il film racconta il percorso di persone che stanno attraversando un lutto profondo e che, dopo un incontro con Sonia Benassi, parlano di una trasformazione nel modo di vivere l’assenza dei cari che sono morti.

L’idea del documentario nasce da un episodio avvenuto circa tre anni fa, un incontro professionale che ha preso una direzione del tutto inattesa. Pantaleone A. Megna, uno dei registi, ascolta un brano del compositore Boris Mayer, marito di Sonia Benassi, e decide di incontrarlo per un lavoro. A Parma lo accompagna la moglie Doriana. Sonia Benassi inizia a scrivere e le restituisce un messaggio attribuito a una donna che si presenta come Rita, «tua mamma», riportando dettagli personali che non erano mai stati comunicati. Dallo sconcerto di Doriana, che aveva effettivamente perso la madre e che riconosceva la verità in quelle parole, ha preso le mosse la costruzione del film.

I registi sono tornati da Sonia Benassi, ne hanno raccolto la storia e soprattutto hanno ascoltato le testimonianze di genitori e familiari che hanno vissuto la perdita di un figlio o di persone fondamentali nella loro vita. Il documentario segue questi percorsi senza cercare spiegazioni definitive, ma osservando ciò che accade nel tempo: un cambiamento di prospettiva sulla morte, una diversa possibilità di attraversare il dolore.

Le persone raccontano di risposte percepite come sempre positive dalla dimensione oltre la vita, che restituiscono una forma di continuità affettiva e permettono, pur nel dolore, di tornare a respirare di nuovo. Questa trasformazione, visibile nelle parole e nelle espressioni dei protagonisti, costituisce il cuore del film.

La medianità è presente, ma non è il centro del racconto. Accanto alla storia di Sonia Benassi, Il dono mostra anche il punto di vista di una scienziata, di un sacerdote e di un giornalista. A collegare queste prospettive è Daniele Bossari.

Sonia Benassi nasce a Parma nel 1970 e coltiva fin da bambina una profonda passione per la musica. Si laurea in pianoforte e in didattica della musica al Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Fin dall’infanzia manifesta una particolare sensibilità, percependo presenze e realtà che altre persone non colgono.

Vive nella sua città natale, in un contesto rurale, con tanti animali (cinque cani, una maialina e due tartarughe) e suona il pianoforte. Oggi si dedica soprattutto a offrire sostegno a mamme e papà che stanno affrontando il dolore più difficile. Porta avanti questo impegno nonostante da tre anni stia convivendo con una malattia oncologica.


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