Abruzzo

La speranza non basta per governare


I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Carla Di Biase, Giuseppe Giampietro e Roberto Miscia intervengono duramente sul recente rimpasto di giunta voluto dal sindaco Diego Ferrara.

«Finalmente l’uomo dai mille volti butta la maschera – esordiscono i consiglieri – dopo 55 mesi di accuse agli altri e promesse non mantenute, Ferrara ammette la propria incapacità e quella della sua squadra, affidandosi, parole sue, alla “speranza” legata al nuovo innesto in giunta».

Secondo FdI, la comunità teatina non può più contare su competenza e progettualità, ma deve affidarsi alla buona sorte, «come Zio Ntoni nei Malavoglia, alla Provvidenza».

I consiglieri criticano la mancanza di chiarezza sui motivi della rimozione dell’avvocato Cassarino, definito appena un anno fa come un tecnico qualificato: «Il sindaco lo elogia e poi lo caccia, parlando di generici obiettivi di mandato. Se non fosse in gioco la sorte della città, verrebbe da chiedersi se questi amministratori siano davvero del mestiere».

FdI punta il dito contro quella che definisce «un’operazione politica figlia di logiche spartitorie» e accusa l’amministrazione di voler solo evitare la crisi di maggioranza: «Ferrara, Febo e De Cesare hanno paura di tornare a casa per mano del gruppo di Silvio Di Primio, e allora si crea una nuova poltrona ben retribuita».

Sul nuovo assessore, Fratelli d’Italia esprime scetticismo: «Un nome già visto, ricordato per un passato non brillante. Anche noi, come Ferrara, possiamo solo affidarci alla speranza».

Giuseppe Giampietro, coordinatore comunale di FdI, aggiunge: «Il rimpasto è l’ennesimo disperato tentativo di tenere in piedi una maggioranza divisa e un’amministrazione incapace. L’unico obiettivo è conservare la poltrona fino all’ultimo istante di una consiliatura disastrosa».

Il comunicato si chiude con un attacco al clima politico cittadino: «Assistiamo a uno spettacolo desolante, lontano dai bisogni reali dei cittadini. L’unica consolazione è che la fine di questa esperienza buia si avvicina, e con essa la speranza di rivedere la luce per Chieti».


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