Liguria

La “sorpresa” dei 50 milioni mancanti nel bilancio, Terrile: “Non è una cifra da poco, al lavoro per trovare i fondi”


Genova. E’ piuttosto irrituale che, durante la presentazione ufficiale di una giunta, il sindaco – in questo caso la sindaca – dedichi metà della conferenza stampa ad attaccare gli avversari politici ma sono questi tempi straordinari e, a distanza di poche ore dalla frecciata scoccata dall’ex vicesindaco e avversario sconfitto alle comunali Pietro Piciocchi (“Vedremo se il nuovo vicesindaco avrà la bravura di rispettare i tempi del riequilibrio di bilancio”) Silvia Salis ribatte con un’accusa durissima: “Il buongiorno lo abbiamo avuto con 50 milioni di euro che mancano, quindi non ci facciamo dare lezioncine da nessuno”.

A spiegare nel dettaglio la situazione è proprio il neo assessore al Bilancio, e vicesindaco, Alessandro Terrile. Che conferma: “Parlando con gli uffici abbiamo saputo che entro il 31 luglio è necessario operare un riequilibrio di bilancio, questo significa in sostanza correggere il bilancio previsionale a causa di una diminuzione delle entrate e un aumento delle spese rispetto a quanto preventivato, la differenza da recuperare è di circa 50 milioni di euro. Gli uffici sono già al lavoro e l’obiettivo è trovare questi fondi senza tagliare i servizi”.

Mancano all’appello 50 milioni, ci sono anche altre questioni aperte?
“Sì, questa situazione si aggiunge ad altri problemi finanziari che, sebbene meno consistenti numericamente, hanno un impatto sulla città: parliamo di bollette non pagate per il Palasport, 360mila euro di utenze non saldate per manifestazioni sportive già svolte, c’è la partita del Carlo Felice e dei Balletti di Nervi dove abbiamo una differenza di 800mila euro per finanziare completamente una manifestazione che inizierà tra pochi giorni, e poi il Comune si è impegnato a organizzare una tappa dell’Ocean Race, ma manca ancora 1 milione di euro, per finire con il Museo della Lanterna dell’immigrazione, sono necessari circa 335mila euro per mantenerli aperti fino al 31 dicembre”.

Come affrontate la “sorpresa” di questi fondi che mancano all’appello? Ci saranno tagli?
“La situazione attuale sorprende ma non spaventa, e si sta lavorando per risolverla, certo desideriamo per il futuro maggiore trasparenza da parte della precedente amministrazione, le minori entrate hanno diverse cause, tra cui un calo dell’Imu e una diminuzione degli introiti da multe ma ci sono varie concause”.

Terrile sarà anche assessore alle Partecipate. Nei primi giorni da eletta Silvia Salis ha annunciato un’operazione trasparenza sulle partecipate. Temete altri buchi?
“Non è che temiamo… purtroppo alcune società hanno una situazione particolare, dimostrata dal fatto che siamo a giugno e non hanno ancora approvato il bilancio. Sarà necessario verificare lo stato dell’arte di ogni partecipata, comprendere le ragioni del mancato bilancio, il fabbisogno, i ricavi e il ritardo nel pagamento dei fornitori, che è motivo di grande preoccupazione”.

E’ possibile uscirne senza tagliare i servizi ai cittadini?
“L’esperienza passata dimostra che le società pubbliche possono funzionare bene e fare utili, quindi la scelta non è tra pubblico e privato, ma tra buona e cattiva gestione. L’obiettivo è far sì che le società pubbliche funzionino per gestire meglio i servizi e garantire il lavoro dei dipendenti. Io ho amministrato fino a ieri una società pubblico che ha chiuso i bilanci in utile, quindi è possibile, non si tratta di fare una scelta tra pubblico e privato”.

Piciocchi: “Salis non faccia la vittima e cerchi colpe altrui”

“L’inizio non è certamente dei migliori – ribatte Piciocchi – spiace che la sindaca, all’atto della presentazione della giunta, non abbia trovato altro di meglio da fare che attaccare il sottoscritto che in otto anni ha chiuso otto bilanci in pareggio, riducendo il debito di quasi 300 milioni di euro, trovando sempre tutte le risorse necessarie al funzionamento dei servizi e soprattutto dovendo fronteggiare criticità finanziarie ben più complesse di quelle oggi in carico alla nuova amministrazione. Non vorrei che questo atteggiamento dipendesse dal fatto di non sapere come affrontare alcuni complicati argomenti”.

“È assolutamente normale che in questa fase dell’anno sia necessario adoperarsi per reperire le risorse mancanti per la chiusura dell’esercizio che, peraltro, non mi risultano affatto ammontare a 50 milioni di euro – sostiene l’ex vicesindaco – del resto è stato così ogni anno e non a caso la legge pone un termine al 31 luglio esattamente a tale scopo. Non solo quindi mi rendo disponibile a dare spiegazioni alla Sindaca ma, se ritiene, posso anche aiutarla a trovare quello che manca. Dimostrino di sapere governare senza mettere le mani avanti, senza fare le vittime e soprattutto senza addebitare ad altri colpe che non esistono”.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »