La situazione non migliora ed è per il governo che abbiamo

L’avventura europee delle azzurre della Nazionale di calcio femminile si è conclusa a Ginevra in semifinale contro l’Inghilterra. Un sogno sfumato per un rigore dubbio ai supplementari, ma anche un grande traguardo celebrato perfino dal presidente Sergio Mattarella, che ha voluto la squadra al Quirinale. Ma l’amarezza di Elena Linari, vicecapitana della Nazionale, non riguarda solo il risultato e un rigore fischiato. Intervistata da Repubblica, la calciatrice ha raccontato l’emozione di chi la guardava dalla panchina; la mamma, il papà, le amiche e la compagna.
Sei anni fa Linari era stata una delle prime giocatrici a fare coming out. Ma da quel giorno del 2019 in cui diceva che “in Italia non siamo pronti ad accettare l’omosessualità” non le sembra che sia cambiato molto. E chiama in causa direttamente il governo Meloni, con poche parole ma chiare: “La situazione non sta migliorando ed è per il governo che abbiamo, mi dispiace. Stanno portando avanti nuovamente la famiglia tradizionale, al netto di alcune eccezioni come il sindaco di Roma Gualtieri o la nuova sindaca di Genova Salis”.
La sua idea di amore è chiara: “Si dovrebbe poter amare e essere amati, rispettare e essere rispettati. Se c’è questo, possono stare insieme donne, uomini, ci può essere una relazione aperta. Si deve poter essere liberi“. Non solo diritti negati, aggiunge Linari: “Bisogna ricordare quante aggressioni ci sono per due donne che camminano per strada mano nella mano, o due uomini che si azzardano a darsi un bacio a stampo. È assurdo dover parlare di questo nel 2025“.
Source link