la sfida dei vandali spaccatutto in piazza Salvo d’Acquisto
ANCONA L’albero di Natale, fatto perlopiù di luci e poche decorazioni, distrutto. Poi riposizionato dopo diverse ore. Le bacheche comunali frantumate in mille pezzi, con vetri sparsi per decine di metri. Scritte e resti dell’ennesima serata di follia in piazza Salvo d’Acquisto. La “Piazza dimenticata”, come la chiamano i residenti sempre più sconcertati, da tempo nella morsa dei vandali nonostante appelli e denunce. Giovani, anzi giovanissimi secondo le testimoianze, che sfidano regole e autorità. Impuniti, addirittura forti di alcune falle del sistema. Su tutte la cancellazione delle immagini di sicurezza delle spycam dopo solo una settimana, denunciata dal Corriere Adriatico nell’edizione di venerdì.
L’esasperazione
Ieri mattina, girando in piazza e ascoltando i residenti, il coro era univoco: «Siamo esasperati, cosa deve succedere ancora per intervenire?». Sui social la stessa solfa. Le testimonianze da parte di chi abita in piazza sono le stesse da mesi, con qualche particolare in più: «Polizia e Carabinieri (il Comando di via Flavia è a due passi), sanno tutto. Il nostro esposto di mesi fa, contro ignoti, è sulla scrivania dell’anticrimine». Ancor: «Ogni sera questi gruppi di ragazzi si riuniscono sotto le scale, scoppiano petardi potentissimi e sparano musica a tutto volume. Per non parlare delle urla e delle bottiglie rotte (qualche settimana fa sono state trovate anche delle siringhe nel sottoscala adiacente alla parte centrale della piazza, ndr). Alcune volte litigano persino tra di loro, questa piazza è dimenticata. Non possiamo continuare così».
Lanciare un segnale
Fino ad arrivare alla scoperta di ieri mattina: «Era prevedibile, per loro è tutta una sfida». Roberto Cardinali, storico tabaccaio della “Manhattan”, da tempo è portavoce del malcontento di esercenti e commercianti: «Siamo arrivati al limite, la misura è colma. Non si possono tollerare queste situazioni, il Comune lanci un segnale forte e chiaro per far capire che non siamo soli. Avevo già denunciato la mancanza di iniziative, di eventi, di luminarie adeguate. Di fronte a un contesto di questo tipo emerge il degrado. I vandali vanno arginati con intelligenza e decisione, creando lavoro e valorizzando le iniziative dei giovani. Come? Ci sono tanti locali gestiti dal Comune, si può ragionare su progetti comuni, tariffe agevolate, percorsi da intraprendere insieme a lungo termine. La gente sta andando via, non si può vivere e lavorare così».
Lo sfogo via social
Diego Urbisaglia, consigliere di opposizione e residente al Q2, ha affidato a Facebook la sua rabbia: «Una vergogna e un problema più volte segnalato, rispetto al quale non si sta facendo nulla, i quartieri nuovi e in generale i quartieri periferici sono completamente fuori dai radar dell’amministrazione. Da tre sere, mi riferiscono, da mezzanotte succede di tutto. Tutto questo davanti alle scuole, a fianco a un asilo nido nel quale non si riesce neanche a montare un pergolato. 18mila persone abitano in questi quartieri, pagano le tasse e hanno diritto a attenzione e sicurezza».