La rabbia dei farmacisti durante il presidio a Ravenna: “Aumento di 120 euro in tre anni? Inaccettabile”
Sono circa 200 i manifestanti che oggi, nella pausa pranzo, si sono riuniti davanti alla sede di Federfarma di Ravenna – in via Faentina – per protestare contro quella che ritengono una “proposta inaccettabile”. Per i farmacisti privati e collaboratori, è stato proposto dalle associazioni datoriali un aumento contrattuale di 120 euro in tre anni, che corrispondono a pochi centesimi in più all’ora.
Il presidio, indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil è parte di una più ampia mobilitazione volta a riaprire il tavolo delle trattative. Elevata l’adesione dei farmacisti, arrivati con il camice direttamente dal lavoro. Al loro fianco anche una delegazione dell’Ordine dei Farmacisti di Ravenna.
“La proposta di Federfarma non è solo inadeguata ma quasi offensiva – esordiscono i sindacalisti Tecla Andreola di Cgil, Isabella Ciotti di Uil e Claudio Iasevoli di Cisl – a fronte di uno sviluppo della farmacia dei servizi che richiede più formazione e più impegno. Un aumento di quest’entità non è accettabile per la dignità e la tutela dei lavoratori, che negli ultimi anni fanno sempre di più elettrocardiogrammi, tamponi e iniezioni. Per questo ci saranno presidi territoriali in tutte le province finché non otterremo una risposta”.
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