Toscana

la proposta di delibera di iniziativa consiliare relativa alla creazione di una commissione speciale di 10 membri


Come preannunciato, il capogruppo di Arezzo 2020 Francesco Romizi ha illustrato la proposta di delibera di iniziativa consiliare relativa alla creazione di una commissione speciale di 10 membri, distribuiti secondo criterio proporzionale con 6 di maggioranza e 4 di minoranza, “per affrontare il tema del decoro urbano e combattere l’incuria. Non è scritto da alcuna parte che in aula debbano arrivare solo le delibere di giunta. Per quanto ci riguarda, come gruppo Arezzo 2020, per la seconda volta in questa consiliatura, dimostriamo di interpretare a pieno i poteri e le prerogative dei consiglieri comunali. Sei mesi: credo bastino per permettere all’organismo di cui chiedo la costituzione, in conformità a quanto prevede il regolamento del Consiglio Comunale, di redigere una relazione finale dove suggerire a sindaco e giunta la costituzione di un organismo partecipativo e consultivo che coinvolga i soggetti interessati alla problematica del decoro e della qualità urbana, la promozione di progetti educativi nelle scuole e le attività di prevenzione, di sensibilizzazione e di iniziativa concreta attraverso le quali i cittadini possano prendersi cura degli spazi pubblici, delle aree verdi o di quelle limitrofe alle sedi sociali. Credo che aiutare insieme il Comune, in tutte le sue competenze articolate su più uffici e assessorati, sia importante e un compito che come gruppi consiliari, in uno spirito collaborativo, dovremmo assumere”.

Giudizi favorevoli da Michele Menchetti, Valentina Sileno e Giovanni Donati mentre Roberto Serveri ha rilevato “come un organo di questo tipo rischia di essere la sovrapposizione di una commissione consiliare che già esiste, che presiedo e che ha carattere permanente”. Per Egiziano Andreani, “se Romizi presentasse la proposta nella forma di un atto d’indirizzo potrei perfino sottoscriverla. Come pungolo per fare sempre meglio. Una nuova commissione mi pare invece un sovrappiù visto che come consiglieri comunali disponiamo comunque di strumenti d’intervento”. Dopo di che Andreani ha annunciato un voto di astensione. Per Donato Caporali “la partigianeria della maggioranza è solo ideologica e non va in direzione degli interessi della città”. Accusa rispedita al mittente da Francesco Lucacci per il quale “è invece la proposta stessa a ideologizzare un tema come la manutenzione che non ha bisogno di questo ma di serietà e impegno”.

“Temo che questa proposta – ha replicato Romizi al termine del dibattito – faccia la fine di quella precedente sugli strumenti di decentramento e partecipazione. Mi spiace, perché le commissioni consiliari in questi quattro anni hanno funzionato solo per esprimere un parere preventivo sulle proposte di delibera della giunta che arrivano successivamente in Consiglio. Non prendiamo in giro i cittadini: quelle ordinarie non hanno discusso finora di decoro mentre una commissione speciale permetterebbe di allargare e arricchire il dibattito”. La proposta è stata respinta: 9 voti favorevoli, 17 contrari e due astenuti.

Amaro il commento che ha rilasciato subito dopo: “Quindi tutto bene. Arezzo è una città pulita e decorosa. Così la vede la maggioranza e stavolta non è solo una sua impressione o una difesa d’ufficio. Tale giudizio è stato espresso formalmente nel corso della seduta del Consiglio Comunale quando è stata bocciata la mia proposta di delibera consiliare con la quale proponevo una commissione speciale per affrontare i problemi del decoro, delle aree verdi e della manutenzione. Una commissione che rispettava il principio di proporzionalità tra maggioranza e opposizione e dove quindi 6 componenti, su 10, sarebbero stati appannaggio del centrodestra. Il voto ha dimostrato l’insensibilità sulle criticità diffuse che vivono quotidianamente i cittadini e che ogni giorno si traducono in lettere aperte sui media locali dove sono denunciati degrado e incuria. Se questo è lo stato delle cose, ovvero che basta non occuparsi dei problemi pensando che sia la soluzione, resterebbe una sola cosa da fare: andarsene. Tanto che ci state a fare?”


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »