La proposta choc in Francia: cambio di sesso gratis dai 16 anni
Accesso gratuito alla transizione di genere per tutti, a partire dai 16 anni. Sta facendo gran rumore in Francia la raccomandazione della Haute Autorité de Santé, il corrispondente del nostro Istituto Superiore della Sanità, che chiede la copertura integrale delle spese mediche per chi vorrebbe cambiare sesso compresi i minori di età compresa tra 16 e 18 anni. Tra le proposte c’è anche quella di rendere gratuita la depilazione. E poi l’invito per rendere accessibili interventi come la rinoplastica, il rimodellamento del viso o il trapianto di capelli, tutte operazioni che mirano alla «femminilizzazione o mascolinizzazione del viso». Ma anche interventi di chirurgia toracica, compresa la mastectomia, le protesi mammarie, interventi ai genitali e alla voce.
Il quotidiano francese Le Figaro ha avuto accesso a un documento che elenca raccomandazioni di buone pratiche per medici e operatori sanitari relative alle persone che desiderano effettuare una transizione di genere. Nel rapporto si raccomanda di istituire un servizio pubblico di transizione di genere con il supporto del sistema sanitario come medicina di comunità, medici specializzati, ospedali e psicologi.
Le conclusioni sono state scritte da un gruppo di esperti che sono, per alcuni, «attivisti transattivisti». Troviamo infatti Clément Moreau, psicologo transgender che lavora in un’associazione che sostiene il sostegno dei transessuali, nominato copresidente di questo gruppo di esperti insieme a Nicolas Morel-Journel, chirurgo specializzato in interventi di cambio di sesso.
«La transitorietà non è più considerata una patologia», ricorda l’Has che raccomanda di rimborsare integralmente il cambio di genere. L’autorità pubblica indica che è importante rendere accessibili gli ambulatori «senza ulteriori ritardi».
Fino a questo momento in Francia la chirurgia genitale non è stata consentita prima dei 18 anni. «L’assenza del sostegno dei genitori può peggiorare la salute mentale e mettere in pericolo la persona interessata», spiega l’Alta Autorità della Sanità. Se i genitori rifiutano la transizione del figlio, potrebbero essere soggetti a una segnalazione «che può arrivare fino a una delega parziale della potestà genitoriale». I genitori rischierebbero addirittura di essere privati della potestà genitoriale.
Il documento è attualmente allo studio di un comitato di revisione, che può formulare osservazioni prima della pubblicazione definitiva delle
raccomandazioni.
Se la Francia sembra voler accelerare, altri Paesi europei stanno frenando. Il Regno Unito ha posto fine alla prescrizione di bloccanti della pubertà per i minori e anche la Svezia ha adottato una misura simile.
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