la prima va in pensione, la seconda si ritira e la terza entra e ritira il ricorso al Tar
Rinunce, pensionamenti, titoli mancanti, il concorso per dirigente dei servizi sociali dell’Ausl Umbria 2 è senza pace.
La terza classificata in graduatoria ha chiesto l’annullamento del concorso indetto dall’Azienda Unità Sanitaria Locale Umbria 2 per soli titoli per eventuali assunzioni a tempo determinato a posti di dirigente del servizio sociale lamentando “la corretta attribuzione del punteggio e quindi al corretto posizionamento in graduatoria”. Nel ricorso si chiedeva di “vedersi riconosciuto e attribuito, in relazione all’attività curriculare dichiarata, il punteggio massimo di 4 punti relativamente ai titoli di curriculum formativo e professionale e, conseguentemente, il punteggio totale di 13,18 con conseguente ricollocamento in graduatoria”. Punteggio che l’avrebbe posta davanti alla seconda classificata.
Se non fosse che a procedura finita sono emersi alcuni elementi che hanno cambiato tutto quanto: “Ferma la posizione della vincitrice, peraltro prossima al pensionamento, con il ricorso sono state dedotte censure riguardo alla ingiustificata attribuzione di punteggio alla seconda classificata, per le voci curriculum e funzioni di coordinamento svolte, nonché alla sottovalutazione del punteggio spettante alla ricorrente” scrivono i giudici del Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria.
Nel corso dell’udienza, inoltre, “la seconda classificata, controinteressata non costituita in giudizio, ha ammesso di non aver svolto le funzioni di coordinamento, viceversa oggetto di attribuzione di punteggio nell’ambito del concorso in questione; dichiarazione in data 10 dicembre 2024, con cui la medesima controinteressata ha dichiarato che non assumerà servizio per scorrimento ed ha chiesto di essere dichiarata decaduta dalla graduatoria del concorso)”.
La prima è vicina alla pensione, la seconda si è ritirata, e la terza entra di diritto. Per i giudici del Tar il passo successivo è stato dichiarare improcedibile il ricorso e chiudere la vicenda.
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