La polizia di New York allerta i top manager delle assicurazioni sanitarie. “Siete nella lista di bersagli”
New York, 11 dic. (Adnkronos) – Luigi Mangione, il 26enne italoamericano incriminato per l’omicidio di Brian Thompson, il Ceo di UnitedHealthcare freddato per strada a Manhattan mercoledì scorso, si opporrà all’estradizione dalla Pennsylvania, dove è stato arrestato, nello Stato di New York. In questo modo potrà essere bloccato per settimane il trasferimento, dando più tempo per organizzare la difesa agli avvocati del giovane, che proviene da una ricca e prominente famiglia italoamericana del Maryland.
Il suo avvocato, Thomas Dickey, ha infatti già dichiarato, in diverse interviste, che il suo cliente si dichiarerà innocente delle accuse per le quali è stato arrestato in Pennsylvania e farà lo stesso per quelle di omicidio a New York. E quindi tornerà a chiedere la libertà su cauzione che ieri gli è stata negata nell’udienza, durante la quale Mangione ha urlato: “questo non ha senso ed è un insulto all’intelligenza degli americani”.
“Credo che abbia il diritto alla cauzione, che sia di 100 milioni, 10 miliardi o 100mila dollari, ha diritto alla cauzione”, ha detto Dickey alla Nbc, giustificando l’esplosione del suo assistito – “è naturale, sta attraversando un momento molto emotivo” – ma esprimendo la speranza che sia l’ultima.
Riguardo al fatto che il suo cliente – che al momento dell’arresto sia stato trovato in possesso di una ghost gun, simile a quella usata per l’omicidio, una maschera come quella del killer, una Id falsa del New Jersey che corrisponde a quella usata in un ostello di New York e un documento che sembrerebbe rivendicare l’azione contro l’avidità delle assicurazioni sanitari – si dichiarerà innocente, l’avvocato ha invocato la “presunzione di innocenza, fino a quando non viene dimostrata la colpevolezza oltre ogni ragionevole dubbi”.
“Guardate, non abbiamo visto nessuna prova che sia stato lui a sparare”, ha detto ai giornalisti. Intanto, la governatrice di New York, Kathy Hochul ha annunciato che firmerà la richiesta del procuratore distrettuale di Manhattan per forzare l’estradizione di Mangione per “assicurare che l’individuo sia processato e messo di fronte la sue responsabilità”.
Le impronte di Luigi Mangione corrispondono ad alcune di quelle trovate sulla scena del crimine a New York, quanto intanto riferiscono fonti della polizia newyorkese ai media americani, segnalando quindi la prova diretta che collega Mangione al crimine.
Non è stato specificato dove siano state trovate queste impronte. Nei giorni scorsi la polizia aveva detto che il killer si era fermato, prima dell’agguato al Ceo di UnitedHealthcare, in uno Starbucks dove aveva acquistato una bottiglia d’acqua e due barrette energetiche.
I bossoli, trovati sulla scena del crimine la scorsa settimana a Midtown Manhattan, appartengono alla pistola che Luigi Mangione aveva quando è stato arrestato nei giorni scorsi in Pennsylvania. Lo ha dichiarato il commissario Jessica Tisch del Dipartimento di Polizia di New York, secondo cui “i tre bossoli trovati a Midtown sulla scena dell’omicidio” dell’amministratore delegato di UnitedHealthCare “combaciano con la pistola” di Mangione.
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