La politica genovese in campo per Gaza. Pd: “Usciamo dal silenzio”, M5s: “Abbiamo fatto scuola”
Genova. Cresce la mobilitazione per fermare la guerra a Gaza e riconoscere formalmente lo Stato palestinese. I partiti di maggioranza a Tursi annunciano a gran voce il sì alla mozione che allineerà Genova ad altre città italiane e promuovono l’adesione all’iniziativa Ultimo grido per Gaza.
Per il Pd è fondamentale uscire “dal silenzio in modo simbolico oggi, e in modo politicamente netto ancora e sempre, per rompere l’indifferenza e sostenere anche così le innumerevoli iniziative dentro e fuori le assemblee elettive di tutto il mondo, che i nostri eletti, centinaia di associazioni e migliaia di cittadini stanno portando avanti da mesi, con troppo poco eco rispetto all’urgenza e all’importanza che la richiesta di interrompere immediatamente la strage a Gaza ha per l’intero sistema internazionale”
“Plaudiamo all’iniziativa dei gruppi di maggioranza del Comune di Genova di riconoscere simbolicamente lo Stato di Palestina, dando il pieno sostegno alle consigliere e ai consiglieri comunali che il prossimo martedì porteranno il tema in aula rossa – commentano il segretario regionale Davide Natale e la responsabile esteri Margherita Mereto Bosso -. È fondamentale costruire, fortificare, e trattenere, una rete politica coesa tra cittadini, associazioni, istituzioni, unendo tutte le voci in un unico grande moto costante e rumoroso contro il silenzio complice che permette il protrarsi di una tragedia immane come quella che sta avvenendo a Gaza”.
“Il M5s chiede da tempo e con forza il riconoscimento dello Stato palestinese – aggiunge il capogruppo in Consiglio comunale Marco Mesmaeker -. Lo abbiamo fatto in Parlamento e in tutte le sedi istituzionali, anche quando questa posizione sembrava isolata e scomoda. Lo abbiamo ribadito il 5 aprile a Roma con la nostra manifestazione contro le armi e per la pace: anche in quell’occasione, il destino di centinaia di migliaia di gazawi era nei nostri cuori. Ora la battaglia approda finalmente in Comune a Genova dove, coralmente, tutti i gruppi della maggioranza hanno proposto una mozione per chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina. Ci riempie di orgoglio che il M5S abbia fatto scuola su un tema così importante, un tema che tuttavia crediamo debba appartenere a tutti perché è sempre stato questo il nostro obiettivo: non ha senso rivendicare una battaglia solo per distinguersi. Dobbiamo invece camminare insieme tenendo a mente che a Gaza muoiono migliaia di cittadini inermi. La pace non è una gara a chi urla più forte, ma un obiettivo da costruire ogni giorno anche nell’ombra, come dimostrato da Francesca Albanese, per la quale il M5s ha promosso una petizione per la candidatura al Premio Nobel per la pace”.
“Oggi, mentre sempre più Paesi e forze politiche si schierano per una soluzione giusta e duratura, rivendichiamo con orgoglio il nostro impegno coerente per la pace, per il rispetto del diritto internazionale e per la fine delle violenze. Riconoscere lo Stato di Palestina non è un gesto contro qualcuno, ma un atto a favore della pace e della convivenza. Continueremo a batterci affinché anche il nostro Paese si assuma la responsabilità storica di scegliere il dialogo, il diritto e la pace”, concludono i pentastellati.