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La piazza di Teheran: “Vendetta”. E al corteo c’è anche il presidente iraniano

In Iran sono in corso proteste contro i raid americani di questa notte, anche se non è chiaro se siano spontanee oppure manovrate. In una di queste manifestazioni si è presentato anche il presidente iraniano Masoud Pezeshkian. A mostrarlo sono state le telecamere della televisione iraniana, che lo hanno inquadrato mentre cercava di farsi strada tra la folla radunata in Piazza Enghelab (Rivoluzione), nel centro di Teheran. “Vendetta, vendetta!”, gridavano i manifestanti con i pugni alzati.

Con una nota riportata dall’agenzia di stampa Irna, il presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, ha condannato “l’aggressione” degli Stati Uniti in seguito al bombardamento dei siti nucleari, accusando Washington di essere “dietro” l’operazione militare di Israele in Iran. “Questa aggressione ha dimostrato che l’America è il fattore principale dietro le azioni ostili del regime sionista contro la Repubblica islamica dell’Iran“, ha affermato, aggiungendo che gli Stati Uniti sono intervenuti dopo aver constatato “l’evidente incapacità” di Israele. Pezeshkian ha poi sentito Emmanuel Macron, come riferisce l’Eliseo, che gli ha ripetuto il suo “appello per la liberazione immediata dei due ostaggi francesi, per una de-escalation e per la ripresa di negoziati diplomatici“.

Protste, anche se di diverso tipo, si sono registrate nella notte italiana fuori dalla Casa Bianca prima dell’intervento del presidente Donald Trump. Molti dei manifestanti sorreggevano cartelli con su scritto “Giù le mani dall’Iran”, mentre altri hanno protestato contro il rischio di una nuova guerra per gli Stati Uniti.

In Italia, il Comitato organizzatore “Stop Rearm Europe”, che ha organizzato la manifestazione che si è tenuta ieri a Roma ha annunciato con una nota che “Martedì prossimo, 24 giugno, alle ore 18 saremo davanti al Parlamento, in Piazza di Monte Citorio, per un ‘die in’ per fermare la guerra globale, per bloccare l’escalation del conflitto dopo l’ingresso di Trump a fianco di Israele nella guerra all’Iran, per chiedere al Governo Italiano di non partecipare alla guerra e scongiurare la crisi bellica mondiale“.


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