La petizione contro la linea blu del tram è stata portata al ministero dei Trasporti
Continua la raccolta firme della Lega per fermare la linea blu del tram. La campagna, iniziata in inverno, ha raccolto “la voce di migliaia di persone”, scrivono i dirigenti locali del partito. Le firme raccolte, al momento, sono circa 5mila.
Le firme sono state portate al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, e cioè al ministro Matteo Salvini, che è anche il leader della Lega. “Oggi siamo stati al Ministero della Infrastrutture e dei Trasporti per portare la voce delle migliaia di cittadini ignorati dal sindaco Matteo Lepore. Da mesi chiediamo un confronto aperto, pubblico e condiviso sul percorso della linea blu del tram” si legge nella nota congiunta firmata da Davide Bergamini, Matteo Ranca, Lucia Borgonzoni, Cristiano Di Martino, Enrico Pasquariello e Matteo Di Benedetto.
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“Bologna chiede un dialogo, perché passare da via Andrea Costa, da via Sabotino e dai Viali significa paralizzare completamente la città – continua la nota -. Per questo siamo andati a Roma, dal ministro Matteo Salvini, portando le firme raccolte per mesi, che con attenzione ha ascoltato ogni istanza, ogni indicazione e la voce delle migliaia di persone che la sinistra ha deciso di ignorare”.
“Siamo certi – concludono i leghisti – che l’appello dei bolognesi non cadrà nel vuoto e che il Ministero si concentrerà su opere più strategiche, che abbiano l’obiettivo di liberare la mobilità e di non paralizzarla per sempre. La libertà di movimento è un diritto che va tutelato e promosso, non bloccato”.
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