Emilia Romagna

La petizione contro il menu halal nelle scuole ha raggiunto mille firme


L’europarlamentare Anna Cisint e il consigliere comunale Matteo Di Benedetto hanno lanciato una petizione per chiedere lo stop al servizio di mensa halal nelle scuole del Comune di Bologna. Con ‘halal’ si intende un insieme di precetti islamici che riguardano diversi aspetti della vita religiosa, tra cui la macellazione della carne e l’uccisione dell’animale, che viene abbattuto senza precedente stordimento.

La scelta di Palazzo d’Accursio ha fatto arrabbiare sia l’opposizione sia alcune associazioni animaliste, come la Lega anti vivisezione (Lav). Cisint e Di Benedetto hanno promosso una raccolta firme online in cui chiedono “lo stop immediato alla dieta halal nelle scuole di Bologna. Ancora una volta il Comune di Bologna si rende protagonista di un atto gravissimo di sottomissione culturale a un integralismo che nulla ha a che fare con i valori fondanti della nostra civiltà” si legge nel testo di lancio della raccolta firme.

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“La preparazione secondo il metodo islamico prevede lo sgozzamento degli animali mentre sono vigili e coscienti – continua il testo -. Vengono passati da parte a parte con una lama benedetta nel nome di Allah. Non possiamo accettare che una pratica tribale e violenta, che infligge agli animali una enorme sofferenza gratuita, che sarebbe facilmente evitabile, come la macellazione rituale, si inserisca nelle scuole come un modello di riferimento, perché non ha nulla a che vedere con la nostra tradizione, la nostra cultura e i diritti degli animali così come concepiti dal nostro ordinamento”.

La raccolta firme, lanciata lunedì 28 luglio, ha raggiunto oltre le 1.100 firme in un solo giorno. Il caso, come riferisce l’agenzia Dire, è arrivato anche in Regione, dove il consigliere leghista Tommaso Fiazza ha chiesto alla giunta de Pascale di vietare l’utilizzo di carni macellate senza stordimento nelle mense scolastiche della regione.

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