Piemonte

La nuova vita dei vini di Enrico Serafino con l’arrivo degli americani


Nata nel 1878, Enrico Serafino è un’azienda vinicola nota soprattutto per la sua produzione spumantistica. Quello che forse non tutti sanno è che il suo fondatore si chiamava Serafino di nome ed Enrico di cognome. Da quasi un decennio la proprietà è passata all’investitore statunitense Kyle Krause, uno che ultimamente in Italia ha fatto una bella spesa, tra cantine vinicole e squadre di calcio.

A chi storce il naso di fronte alla compravendita di aziende italiane da parte di chi italiano non è, va fatto presente che con l’arrivo di Mr. Krause da un lato la qualità degli spumanti della Enrico Serafino è cresciuta e dall’altro sono aumentati gli investimenti in prospettiva futura: è di poco più di un anno fa l’inizio della sperimentazione su un vitigno, il pinot meunier, che nonostante faccia parte della triade classica con la quale si producono gli Champagne, in Piemonte non è ancora autorizzato.

Tra le aziende fondatrici della Docg Alta Langa, Enrico Serafino in questo momento rappresenta sicuramente una di quelle maggiormente trainanti per la denominazione, grazie sia alla visione di un amministratore esperto e capace come Nico Conta, sia al lavoro di un enologo sensibile come Paolo Giacosa.

Una bottiglia che credo rappresenti bene la filosofia aziendale è l’Alta Langa Zero Riserva Pas Dosé, assaggiato di recente nell’annata 2018. Pinot nero in purezza con sentori floreali, di agrumi e di miele. Non dosato e perciò particolarmente secco, al sorso ha bella materia, resa slanciata da una freschezza fremente fino al lungo finale salino. Uno spumante che migliora col tempo e che potete trovare a Lanzo al Bistrot del Portico.

Enrico Serafino Corso Asti, 5 Canale (Cuneo)


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