La neve complica le ricerche del base jumper disperso – CRONACA
Un’altra giornata intensa di ricerche in Agordino, per cercare di individuare il base jumper finlandese di 35 anni di cui non si hanno più notizie da venerdì scorso.
Anche oggi, 19 novembre, il dispiegamento di forze è stato notevole, con tre elicotteri e decine di soccorritori che hanno settacciato l’area, ora innevata, del monte Busazza (Dolomiti di Zoldo), nella zona del Civetta. Da un punto di questa cima, che sfiora i tremila metri, si presume che si sia lanciato con la tuta alare, probabilmente sabato scorso, Lassi Pekka Ruuskanen, esperto paracadutista professionale oltre che base jumper.
L’ultimo collegamento attivo cui si è risaliti tramite il cellulare del 35enne risale a sabato mattina, il furgone è stato trovato nel parcheggio del rifugio Capanna Trieste, in val Corpassa, a quota 1.135 dove partono i sentieri verso il Civetta.
La cima della Busazza è a quota 2.894, dunque l’ascesa richiede un notevole dislivello positivo (1.800 metri) lungo un percoso faticoso e impegnativo con qualche passaggio di primo e secondo grado su roccia.
Lassi Pekka Ruuskanen (nella foto sopra in un selfie pubblicato su Fb), residente a Helsinki, viene descritto come un esperto sia di montagna sia di volo, anche il suo lavoro è nel mondo del paracadutismo, in una ditta che fornisce servizi ad hoc.
Domenica e lunedì nell’area sono caduti venti-trenta centimetri di neve, una delle ipotesi è che il base jumper sia parzialmente sepolto da accumuli di neve e dunque poco visibile. Ancora oggi dalle pareti cadevano scariche di neve, il che ha complicato l’intervento dei soccorritori.
Sono stati battuti anche i canaloni della Busazza, così come la base e le pareti: l’elicottero della guardia di finanza di Bolzano, dotato di Imsi Catcher, ha geolocalizzato in quel luogo il telefonino dell’uomo, a circa una quota di circa 2.600 metri.
La famiglia del 35enne è stata avvisata dalle autorità italiane e in queste ore sono attesi in Agordino i parenti del base jumper.
