La nave di Greta Thunberg verso Gaza: “Avanti fino all’ultimo”

Dall’ambiente alla Palestina, Greta Thunberg si ricicla nell’impegno pro-Gaza. L’attivista svedese è a bordo della nave umanitaria Madleen della Freedom Flotilla insieme ad altri dodici attivisti. Salpata da Catania lo scorso primo giugno, l’imbarcazione ha intenzione di sfidare il blocco imposto da Israele. Il ministro della Difesa Israel Katz ha annunciato di aver dato istruzioni all’esercito di impedire l’arrivo a Gaza, ma i pro-Pal hanno intenzione di tirare dritto.
Andiamo per gradi. Secondo quanto riferito da una fonte informata al Jerusalem Post, Israele dovrebbe intercettare nelle prossime 48 ore la nave. I funzionari stanno infatti monitorando i movimenti dell’ong. Katz, in una nota, si è rivolto nei confronti dell’”antisemita Greta” e “e ai suoi colleghi portavoce della propaganda di Hamas”: “Dovreste tornare indietro perché non raggiungerete Gaza. Lo Stato di Israele non permetterà a nessuno di violare il blocco navale su Gaza, il cui scopo principale è impedire il trasferimento di armi ad Hamas, un’organizzazione terroristica omicida che tiene i nostri ostaggi e commette crimini di guerra”.
Ma Greta & Co. non hanno intenzione di fare passi indietro. Anzi. La nave umanitaria della Freedom Flotilla continuerà il suo viaggio “fino all’ultimo minuto”, ha confermato all’Afp l’europarlamentare francese Rima Hassan: “Resteremo mobilitati fino all’ultimo minuto, finché Israele non taglierà internet e le reti. A bordo siamo dodici civili a bordo. Non siamo armati. Abbiamo solo aiuti umanitari”. L’imbarcazione dunque proseguirà il suo viaggio verso l’enclave, pronta a forzare il blocco di Tel Aviv: “Restiamo mobilitati fino all’ultimo minuto, finché Israele non interromperà internet e le reti di comunicazione”. In un post su X la Hassan ha spiegato che “mancano meno di 24 ore prima che le autorità israeliane ci fermino illegalmente e ci impediscano di raggiungere la Striscia di Gaza. Quando non saremo più in grado di comunicare, conto su di voi per continuare la mobilitazione che è stata così preziosa per noi durante questo viaggio”.
A bordo vi è anche Liam Cunningham, attore irlandese che veste i panni di Davos Seaworth ne “Il Trono di spade”: “Vogliamo mettere in luce il genocidio di Gaza” portando “aiuti umanitari, cibo, medicine e protesi stampati in 3D per bambini mutilati” le sue parole alla vigilia della partenza.
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