La Molisana lancia il packaging compostabile
“Anche l’imballaggio racconta chi siamo: non è solo un involucro ma un vero e proprio messaggero dei nostri valori”, afferma Rossella Ferro, marketing director di La Molisana, il pastificio con sede a Campobasso. Da maggio 2025 l’azienda ha infatti cambiato il proprio packaging: la confezione è ora realizzata a partire da cellulosa compostabile: “Vuol dire che può essere conferito sia nella raccolta dell’umido sia nella carta. Abbiamo scelto la via della compostabilità non solo per eliminare del tutto l’uso della plastica, ma anche per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e il consumo di risorse fossili. Il packaging si decompone in ambiente idoneo in tre mesi, trasformandosi in compost naturale”, aggiunge Ferro.
Ma qual è stato il percorso per approdare a questo obiettivo?
“Questo progetto nasce da una precisa volontà etica: ridurre il nostro impatto ambientale anche nel cosiddetto “ultimo miglio”, quello della confezione. Già nel 2020 abbiamo sostituito il polipropilene con la carta riciclabile certificata Fsc, riducendo da subito circa 280 mila kg di plastica all’anno. Ma non ci siamo fermati”.
Come è realizzata, nello specifico, la nuova confezione?
“È frutto di anni di ricerca e sviluppo per individuare il materiale e il fornitore adatto. Il nuovo packaging è realizzato in carta kraft e cellulosa rigenerata (per la finestra trasparente), materiali entrambi compostabili e biodegradabili”.
Il vostro bilancio di sostenibilità evidenzia obiettivi a breve e medio termine. Quali sono le sfide che avete incontrato nel perseguire questi obiettivi e come le state affrontando?
“Le sfide principali che affrontiamo sono legate all’integrazione dei criteri esg in tutte le fasi della produzione e alla capacità di far evolvere i nostri standard senza compromettere la competitività”.
Un esempio?
“Investire in impianti a basso impatto ambientale o in packaging sostenibili richiede importanti risorse economiche e tecnologiche. Abbiamo acquisito l’azienda nel 2011 e, da allora, abbiamo investito oltre 100 milioni di euro per sviluppare la produzione e trovare soluzioni sostenibili nel processo produttivo. Il nostro impegno si fonda su quattro pilastri principali: filiera locale e tracciata, persone e comunità, ambiente e innovazione di prodotto”
A proposito di filiera, come selezionate i vostri fornitori e quali criteri utilizzate per garantire che anch’essi rispettino standard etici e ambientali?
“Siamo parte attiva della rete “ Sedex Members Ethical Trade Audit”, che ci permette di valutare in modo rigoroso il nostro operato su aspetti sociali, ambientali ed etici. Questa nostra attenzione si traduce in una rigorosa e responsabile selezione dei partner. I nostri fornitori e partner vengono scelti non solo in base a criteri tecnici ed economici, ma anche per il rispetto delle certificazioni ambientali e sociali. Oggi possiamo dire di aver costruito una filiera fidelizzata, controllata, integrata a garanzia di tracciabilità e qualità.
Anche per l’approvvigionamento della materia prima?
“Siamo stati tra i primi a convertire l’intera produzione di pasta con grano 100% italiano. Selezioniamo i fornitori privilegiando la prossimità e assicurando un rigoroso controllo della qualità. L’obiettivo è valorizzare le eccellenze del territorio, garantendo sostenibilità attraverso l’adozione delle migliori pratiche agricole che uniscono tradizione e innovazione”.
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