La moda maschile al tempo di Casanova va in scena a Venezia
In programma al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia fino al 27 luglio, ‘Il seduttore. Il rinnovamento dell’immagine maschile al tempo di Casanova’ esplora l’evoluzione della moda maschile nel Settecento. Primo capitolo di un’indagine dedicata al celebre scrittore, poeta, avventuriero, diplomatico e seduttore veneziano, l’iniziativa, curata da Roberta Orsi Landini e Chiara Squarcina, mette in scena abiti e accessori del XVIII secolo provenienti, tra gli altri, dal Museo Stibbert di Firenze, a testimonianza della trasformazione della moda maschile da semplice espressione di potere a simbolo di sensibilità.
In un periodo in cui la vita sociale si svolge principalmente nei salotti di nobili dame, colte e raffinate, la prima metamorfosi della moda riflette il cambiamento culturale dell’epoca. L’abbigliamento maschile s’ingentilisce prendendo spunto dalla corte di Luigi XIV, dove la rigidità dell’abito militare si sposa all’eleganza del caftano turco. Nasce la marsina, una giacca lunga e aderente, realizzata con tessuti pregiati e ornata con ricami elaborati. Con il passare del tempo questo prezioso capospalla diventa più asciutto per meglio esaltare la silhouette maschile.
In società si discute di letteratura, filosofia, musica e arte per intrecciare nuove relazioni che contribuiscono ad alimentare il fascino della seduzione. L’abbigliamento, a sua volta, si alleggerisce e, grazie a tessuti di seta dai colori vivaci e dalle trame preziose, perde definitivamente la sua rigorosa struttura.
L’abito a tre pezzi composto da gilet, marsina e calzoni ricamati segna il passaggio alla modernità. Il gilet è l’elemento che rivela gusto personalità e scelte politico-culturali di chi l’indossa. Spesso confezionato con lo stesso tessuto del coordinato, nella sua versione con fondo bianco, il panciotto finisce per essere il capo più indossato nella seconda metà del secolo. L’avorio abbinato ai colori decisi della marsina rivela il contrasto fra apparenza esteriore e delicatezza del cuore. Oltre ad essere sempre appropriato nei modi, nel parlare e nell’abbigliamento, l’uomo galante deve costruire un’immagine di sé adatta al teatro della vita in società. Complementi come il ritratto dell’amata e le boccette dei profumi rispecchiano il suo gusto raffinato. Sono i merletti, tuttavia, a rappresentare la componente dell’abbigliamento che meglio manifesta i sentimenti della persona che li indossa. I ricami ad ago che intrecciano motivi ornamentali su tessuti leggeri donano all’insieme una nota ineludibile di grazia.
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