Società

La mia esperienza da Grafologo nella Scuola. Lettera

Inviata da Carmensita Furlano – Cara Redazione Ti scrivo della esperienza pratica di un Grafologo tra i banchi di Scuola Secondaria di II grado, l’amatissima “Scuola Superiore”, a proposito delle giornate di studio con gli studenti ed insegnanti, e dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO – la famosa Alternanza Scuola- Lavoro) miranti a far acquisire competenze pratiche e orientamento professionale attraverso attività svolte in contesti lavorativi reali. 

Ebbene il tutto inizia come prova per me stessa per far fruttificare quanto studiato, cercando di trasmettere il mio piccolo bagaglio di conoscenza.

Con la grafologia ho scelto di andare oltre la giurisprudenza e l’avvocatura, il giornalismo (pubblicista Ordine Calabria), la specialistica in Olfactology Crime Scein e Criminal Profiling, e Perito Criminalistico; studiarla in tutte le sue sfaccettature, i suoi segreti, le sue pieghe
inconoscibili, passione che ha preso il sopravvento, formandomi presso la Scuola di Grafologia Forense di Napoli insieme con l’Accademia di Grafologia Crotti di Milano, sorretta da quell’ardore partecipativo che Padre Girolamo Moretti nel suo primo manuale di Grafologia del 1914, nella dedica a Padre Luisetto, così bene esprimeva: “Vorrei inocularti la mia passione a la Grafologia, ma vi riuscirò? Studia, studia, studia, tre volte ti dico studia, perché tu intenda che devi studiare profondamente, più che profondamente, più che profondamente e vi prenderai amore”.

Dagli studi e dalle successive esperienze lavorative ho compreso che la Grafologia, per l’unicità ed irripetibilità della scrittura di ciascun individuo, è anche un valido mezzo di ascolto dello scrivente ed il grafologo un efficace strumento per comprendere e, perché no, a volte e se di ciò richiesto, dischiudere quelle tristi e buie finestre che spesso ottenebrano l’essere uomo. Così, senza presunzione di diagnosi rigorosamente scientifiche, la scrittura diviene fonte copiosa di utili e non altrimenti desumibili informazioni sullo scrivente. È stato molto importante apprendere e comprendere che il Grafologo è l’unico vero rieducatore e studioso della scrittura quale funzione cerebrale e corticale attraverso la neurofisiologia del movimento scrittorio, ed in assoluto, TEST PROIETTIVO più perfetto. Comprendere come la scrittura a livello sostanziale è il precipitato esistenziale materializzato di ogni soggetto scrivente depositato sul foglio (campo scrivente) dalla mano (mezzo); a livello scientifico costituisce un aspetto fondamentale dell’attività espressiva dell’uomo, impegnando la mano, le dita e l’intera partecipazione della persona, che ne inserisce le proprie energie, consce e inconsce.

E tra queste forze che conducono al gesto grafico, trovasi l’intelligenza che formula il pensiero, la volontà della decisione per l’atto
esecutivo, il sistema neuromuscolare e l’individualizzazione del segno grafico. Così nel 2021 inizia la mia esperienza, densa di bellezza e contenuto, in alcune scuole della mia Regione, la Calabria, nella mia città Cosenza presso il Liceo Classico “Bernardino Telesio” con l’allora Dirigente Ing. Antonio Iaconianni. Nel dicembre 2022 presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Palma” di Corigliano-Rossano – CS –  di concerto con la Dirigente Scolastico dott.ssa Cinzia D’Amico e le Prof.sse Sabina Bellucci, Rosanna Taranto e Elvira Fortino, inaugurando gli “Incontri in Biblioteca” e dialogando con gli studenti delle classi 2ª LSS e 1ª AT. Nel 2024 grazie all’Associazione Base Camp di Catanzaro – suo rappresentante Dr. Nino Piterà – insieme con la dirigente Prof.ssa Rita Elia, un PCTO presso le classi 3A e 3C dell’Istituto Tecnico Agrario V. Emanuele e 4C e 4F dell’Istituto Tecnico Biologico B. Chimirri con i Referenti FF.SS. Area 2 Proff. Francesco Tromby e Spoto Carmela sempre presenti, ed anche un evento dedicato alla scrittura a mano e le sue implicazioni grafologiche, in collaborazione con diverse realtà come Enel Cuore Onlus, Cooperativa Sociale Dedalus, Parsec e Centro Calabrese di Solidarietà, il 29 gennaio 2025, che ha visto la partecipazione di più professori Placida M., Pilò, Giordano, Spoto Carmela, Seta Assunta e Vono Cinzia. Nell’ambito di tutti gli incontri suddivisi in giorni o mesi, il tema ha avuto come oggetto la “Conoscenza della Scienza Umana della Grafologia ed il Conoscersi e Conoscerci
con la scienza GRAFOLOGICA”. Permettere agli studenti di conoscere la Grafologia come disciplina scientifica che studia e aiuta l’essere umano attraverso l’interpretazione della scrittura in cui egli proietta la sua natura profonda. Nello specifico l’attività si è concentrata nel: – far
comprendere agli studenti le tecniche di base della metodologia scientifica del Grafologo professionista; – sviluppare una maggiore cognizione della complessità dell’animo umano e delle tecniche grafologiche per analizzarlo e comprenderlo; – Sviluppare una adeguata attenzione verso le varietà dei tratti del carattere al fine di costruire interazioni più empatiche; – Sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e dell’altro. Il Dirigente del Liceo “Bernardino Telesio” ha espresso gratitudine per l’impegno profuso in direzione di studenti e professori, evidenziando come il percorso formativo ha aiutato a sviluppare una maggiore consapevolezza della complessità dell’animo umano
e delle tecniche utili ad analizzare e cogliere tale complessità, per migliorare le interazioni potenziando la componente empatica, imprescindibile nei rapporti che si vivono nel contesto classe.

Così anche la Dirigente dell’Istituto “Palma” ha espresso soddisfazione perché l’incontro ha stimolato l’intelligenza emotiva e creativa degli studenti, nonché, la loro volontà di apprendere cose nuove, la connessione esistente tra la scuola e la grafologia, evidenziando come proprio grazie a quest’ultima sia possibile comprendere meglio la personalità degli studenti, soprattutto di quelli che mostrano disturbi specifici dell’apprendimento, consentendo quindi di poter intervenire in maniera ancora più mirata ed efficace. E così la Dirigente dell’Istituto Tecnico Agrario V. Emanuele e Tecnico Biologico B. Chimirri, che ha dichiarato pieno compiacimento per la partecipazione e come
ulteriore obiettivo riuscire in poche lezioni a far riprendere la scrittura a mano almeno al 50% dei ragazzi che hanno partecipato, promuovendo una introspezione personale nuova.
E gli studenti?

Parliamo di adolescenti in cammino, nei quali l’energia fisica, mentale e spirituale – con accanto varie delusioni (per alcuni apparentemente insormontabili), i problemi dell’età, le varie difficoltà – anche familiari – mostrano necessità di essere ben guidati, con la possibilità di raggiungere brillanti risultati. Tutti gli studenti incontrati, conosciuti e frequentati, hanno mostrato apprezzamento, impegno e partecipazione seppur con grado diverso, in ogni incontro ogni studente ha lavorato positivamente, chi con modalità eccellente, chi discreta, chi sufficiente, ma tutti con interesse e viva attenzione. Gli studenti hanno accettato di buon grado le mie richieste, il
non uso dello smartphone, dei tablet, delle lim, hanno accettato di alzarsi in piedi per dialogare insieme, la partecipazione attiva alla lavagna con gessetto, l’uso della carta e della penna, e le varie esercitazioni di grafomotricità fine e grossolana. Se appariva utopistico pensare che in un corso di alternanza scuola/lavoro, o in singole giornate di studio poteva aversi l’eccellenza all’unanimità, bè, posso affermare che l’esperienza ha superato le aspettative, nello studio, in educazione, nel comportamento, nella espressività, nell’ascolto, nella partecipazione – a volte un po’ lenta per alcuni ma mai inattivi. Così anche nelle interrogazioni, nelle prove, nella correzione e nel confronto, a volte serrato. E non si può tralasciare la presenza dei professori e professori tutor, attivi con domande ed esercitazioni, veri “compagni di viaggio” – che hanno ben preparato l’arrivo del grafologo creando ad ok una forte amalgama tra tutti. Dirigenti scolastici ed insegnanti hanno lasciato ampio spazio nello svolgimento del corso e/o delle giornate, con piena fiducia nei miei confronti e della scienza grafologica come merita. Ogni scuola frequentata è stata casa, ogni alunno con alti e bassi, difetti e virtù, gioia e melanconia, grazia e grevità, ha camminato insieme in
un percorso impervio, non facile, ma colmo di soddisfazioni, nel quale ognuno di loro ha lasciato un segno, ha perso una impronta, ha tracciato un solco per non essere mai dimenticato. Il termine degli incontri ha creato generale ed inaspettata commozione, compresi i professori stupiti e gioiosi della partecipazione attiva dei propri studenti. A fine esperienza è stata confermata la volontà di proseguire in questa direzione verso una visione al futuro che non può esserci senza la scrittura a mano e la grafologia.


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