La manovra di bilancio da 25,5 milioni, Salis: “Serve per garantire servizi pubblici essenziali”
Genova. E’ stata definita “di emergenza” e “necessaria”, la manovra di assestamento di bilancio – tecnicamente riequilibrio di bilancio – che la giunta comunale di Genova ha approvato questa mattina in vista del voto previsto in consiglio entro la fine del mese. Dentro c’è anche, ma non solo, il tanto discusso aumento dell’aliquota Imu per i canoni concordati, un atto politico che, probabilmente, continuerà a scatenare polemiche anche nelle prossime settimane.
Oltre 20 milioni di euro sono stati recuperati da cosiddette “economie di spesa”, da avanzi di alcune partecipate in salute, dall’anticipo di crediti e “raschiando il barile”, ha ammesso il vicesindaco Terrile, mentre 5,5 milioni arrivano appunto dall’aumento dell’aliquota Imu sulle abitazioni affittate con contratti a canone concordato.
L’assestamento di bilancio è stato presentato questa mattina in conferenza stampa dalla sindaca insieme al suo vice Alessandro Terrile e ad alcuni assessori e assessore. L’obiettivo è recuperare parte di quei 51 milioni di euro di maggiori spese richiesti dalle varie direzioni comunali per l’ente da luglio fino a fino a fine anno. Dei 24,5 milioni, 7 milioni andranno al sociale, 5,7 milioni ai servizi scolastici, 2 milioni per la manutenzione delle strade, altri 2 milioni per la pulizia dei rivi, 1,5 milioni per il verde urbano, 1,1 milioni per la cultura, 14 per la sicurezza, 2,5 per progetti di digitalizzazione, 2 milioni per il rinnovo contrattuale del personale.

“Sappiamo che la manovra sull’Imu ha scatenato malcontento e non l’abbiamo decisa a cuor leggero ma è stata quasi una scelta obbligata dai tempi e dal bilancio che abbiamo ereditato – ha detto la sindaca Silvia Salis – nel nostro bilancio speriamo di mettere in pratica meccanismi diversi e di poter affrontare tutto con la massima condivisione, però ci sono due approcci, il primo è tagliare progressivamente i servizi pubblici, il secondo è mantenerli chiedendo una contribuzione, noi scegliamo il secondo approccio”.
“La manovra ci consente soprattutto di far partire iniziative nel campo del welfare e dei servizi per l’infanzia, le maestre ci hanno detto che negli asili la situazione è insostenibile”, aggiunge Salis. E l’assessora alla Scuola Rita Bruzzone precisa: “Inizieremo stabilizzando 34 tra istruttori e personale dei servizi 0-6 anni, inoltre abbiamo avuto l’ok a prolungare di un anno le graduatorie”. Tra le voci di spesa importanti 3,6 milioni saranno destinati ai servizi per alunni con disabilità (Osa, Ose e sostegni), 1 milione per i servizi di ristorazione. Sette milioni di euro vanno al Sociale.
“La giunta precedente ha diminuito l’investimento diretto del Comune sul welfare di circa 6 milioni, quindi oggi facciamo un riequilibrio per mantenere servizi essenziali”, sottolinea l’assessora Cristina Lodi. 4 milioni sono destinati alla residenzialità dei minori – servizio che il Comune deve garantire per legge – 1 milioni ai centri servizi per le famiglie, 840mila euro per iniziative di sostegno alla disabilità, 640mila euro per servizi di inclusione sociale, oltre ad altri 300mila euro di interventi minori.
“Questo non è il nostro bilancio – fa eco alla sindaca il vicesindaco e assessore al Bilancio Alessandro Terrile – per arrivare a questo reperimento di risorse abbiamo, come si dice, raschiato il fondo del barile, tenendo conto che ci troviamo con 14 milioni bloccati come accantonamento prudenziale per alcuni crediti non recuperati da Amt”. Terrile ha anticipato che, insieme all’assessore alle Manutenzioni Massimo Ferrante, sta lavorando a una ulteriore manovra da presentare entro fine luglio e relativa a investimenti per i nove municipi.
“Vogliamo recuperare risorse per fare in modo che i municipi possano fare gli investimenti e le manutenzioni con risorse proprie, scelte che non possono essere prese a livello centrale – continua Terrile – in modo da ripristinare almeno in parte quel famoso conto capitale che era stato introdotto dalle giunte di centrosinistra in passato”. La manovra, che di fatto anticipa quella che poi sarà una riforma complessiva dei municipi tante volte annunciata da Salis in campagna elettorale, potrà essere basata su disinvestire risorse da alcune opere interessate da ritardi. “Sarebbe una manovra a costo zero – continua Terrile – liberando risorse inutilizzate”.