Basilicata

La magia dell’eclissi di luna nelle foto del vibonese Pasquale Rullo

A Vibo Valentia, l’eclissi lunare ha trasformato il cielo, le foto del vibonese Pasquale Rullo che ha immortalato la suggestiva “luna di sangue”.


VIBO VALENTIA – La sera del 7 settembre, il cielo sopra Vibo Valentia si è trasformato in un palcoscenico naturale: la luna, avvolta da una suggestiva colorazione ruggine, ha regalato a tutti uno spettacolo che è durato diverse ore. Tanti gli sguardi rivolti verso l’alto, complice anche il cielo limpido e senza nuvole. A immortalare il momento è stato Pasquale Rullo, appassionato fotografo di Mongiana, che ha catturato l’eclissi con la sua Canon 77d collegata a un telescopio Celestron da 1.200 di focale.

LA PASSIONE PER LA FOTOGRAFIA

«Ho sempre amato la fotografia – racconta – fin da quando ero bambino. Crescendo, da autodidatta, mi sono appassionato soprattutto alla fotografia naturalistica, anche se ogni tanto mi dedico a scatti astronomici. Mi affascina scoprire particolari nuovi, non limitarmi alle immagini classiche. Cerco di stupire, di rendere i miei scatti unici, fermando il tempo in un click. È un hobby che mi rilassa tantissimo, anche se nella vita faccio tutt’altro lavoro». Le sue foto trovano spazio nella pagina Facebook FotoArte, una piccola galleria personale che custodisce emozioni, attimi e dettagli nascosti del mondo che ci circonda.

Ma come si forma l’eclissi di luna? Il fenomeno si verifica quando la Terra si interpone perfettamente tra il Sole e la Luna piena, proiettando la propria ombra sul nostro satellite naturale. Durante questa fase, la luce solare filtrata dall’atmosfera terrestre raggiunge comunque la Luna: i raggi più corti vengono dispersi, mentre quelli più lunghi – nelle tonalità del rosso e dell’arancione – colorano la superficie lunare, dando origine al caratteristico effetto “luna di sangue”. E proprio lì Pasquale ha voluto lasciare una frase che riassume al meglio la sua passione: «Ho fatto delle foto, ho fotografato invece di parlare, ho fotografato per non dimenticare, per non smettere di guardare…».


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