La maggioranza capitolina faccia passo indietro
“La decisione del Sindaco, della Giunta e della maggioranza capitolina di eliminare dalle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) al Piano Regolatore di Roma il riferimento al Piano territoriale per la localizzazione delle antenne non è soltanto un errore politico di inaudita gravità, ma rappresenta soprattutto un colpo durissimo ai diritti dei cittadini e alla tutela del paesaggio della Capitale. Già il vigente Regolamento Antenne presenta evidenti criticità, in particolare sul piano della trasparenza amministrativa.
È inaccettabile che un provvedimento così delicato sia stato approvato con il voto di appena 16 consiglieri di maggioranza, alcuni dei quali, pur continuando a proclamarsi vicini ai cittadini, hanno sostenuto senza esitazione scelte che vanno esattamente nella direzione opposta. Il Movimento 5 Stelle ha dimostrato con atti concreti il proprio impegno a tutela della collettività. Abbiamo elaborato e condiviso insieme a numerosi comitati e associazioni, un’osservazione alla delibera delle NTA, consentendo a molte realtà territoriali di presentarla con i medesimi contenuti.
Ad oggi, sono già state protocollate numerose osservazioni, e molte altre verranno depositate entro la scadenza del 7 aprile 2025. Parallelamente, abbiamo avviato un’azione di sensibilizzazione nei municipi affinché prendano una posizione chiara contro questo provvedimento calato dall’alto dalla Giunta e dall’Assemblea Capitolina. Le prime risposte confermano che anche a livello locale vi è un netto dissenso rispetto a questa scelta. Il Movimento 5 Stelle ha già ottenuto un risultato importante nel X Municipio, dove è stata approvata una mozione che impegna il Presidente a trasmettere l’osservazione al Sindaco, alla Presidente dell’Assemblea Capitolina, al Segretariato Generale e al Dipartimento PAU.
Questa mozione è attualmente in fase di presentazione in tutti i municipi ed è già stata formalmente depositata in Campidoglio.Chiediamo con fermezza al Sindaco, alla Giunta e alla maggioranza capitolina di fare un passo indietro e rivedere questa scelta inaccettabile. Il percorso intrapreso finora rischia di consegnare il controllo della città nelle mani delle multinazionali della telefonia mobile, sacrificando gli interessi e la salute dei cittadini sull’altare di logiche economiche inaccettabili. È indispensabile accogliere le osservazioni all’art. 105 e ascoltare con serietà le legittime preoccupazioni della cittadinanza. La tutela del territorio e della salute pubblica non può e non deve essere svenduta“.
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