Società

La lettera aperta di Ancodis al Ministro Valditara: “Riconoscere la governance scolastica nel contratto, ora o mai più”

Con una lettera pubblica indirizzata al Ministro, l’Ancodis (Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici) torna a chiedere la valorizzazione professionale e il riconoscimento contrattuale per tutto il personale che, oltre all’insegnamento, si occupa del funzionamento organizzativo e didattico degli istituti.

Il Presidente Nazionale Rosolino Cicero sottolinea come l’istanza sia il fulcro di un’azione sindacale che dura ormai da otto anni. L’associazione rivendica “pari dignità per il lavoro del docente espletato sia nell’insegnamento sia nella governance scolastica, con l’obiettivo di superare l’indifferenza normativa verso decine di migliaia di docenti considerati essenziali per la tenuta del sistema.

I pilastri invisibili del funzionamento scolastico

Il contributo di queste figure, spesso definite la “squadra dell’autonomia”, appare fondamentale per la vita quotidiana delle scuole. Nella loro azione quotidiana, i collaboratori dei dirigenti scolastici e le altre figure di sistema interagiscono con tutte le componenti della comunità, diventandone spesso la “memoria storica”.

Supportano dirigenti scolastici e DSGA nella programmazione, progettazione e monitoraggio delle attività didattiche, inclusa la stesura del PTOF. L’associazione cita il parere autorevole del professor Paletta, secondo cui “senza il loro generoso impegno l’attuale modello organizzativo formale non potrebbe funzionare”.

La lettera lancia una provocazione a chi, nei tavoli di confronto, ignora questo ruolo: provare a immaginare come potrebbe iniziare e svilupparsi un anno scolastico senza il lavoro aggiuntivo di questi docenti.

Dagli atti di indirizzo ai fatti: la richiesta di coerenza

L’appello di Ancodis non si basa solo sull’importanza pratica di queste funzioni, ma si ancora a precisi documenti politici e normativi. I riferimenti principali sono due: il Patto per il rilancio della PA del 2021, che prevedeva la valorizzazione di professionalità con specifiche responsabilità organizzative, e lo stesso atto di indirizzo del Ministro per il 2025.  In quest’ultimo documento si parla esplicitamente di un rafforzamento del “docente stabilmente incentivato” e della valorizzazione di figure come tutor, orientatori e collaboratori del dirigente scolastico. Secondo Ancodis, queste “parole molto impegnative” devono ora tradursi in azioni politico-contrattuali concrete, superando un modello di progressione stipendiale basato sulla sola anzianità di servizio, definito “arcaico e superato”.


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