Scienza e tecnologia

‘La grafica non è tutto, serve qualcosa di sorprendente’, per Shuhei Yoshida

Dopo l’apprezzamento di Shuhei Yoshida alle ultime mosse di Xbox, l’ex dirigente Sony condivide delle interessanti riflessioni su PS6, sostenendo che il successo della prossima generazione di console giapponesi non passerà solo dall’evoluzione della grafica ma dalla ‘capacità di sorprendere’ di Mark Cerny e compagni.

Scambiando quattro chiacchiere con i curatori del podcast Friends Per Second di SkillUp, l’ex dirigente di SIE ritiene che “la grafica nei videogiochi ha ormai raggiunto un livello tale che persino io, che faccio parte di questo settore da tanti anni e gioco a tantissimi titoli, faccio oggettivamente fatica a distinguere alcune delle funzionalità grafiche più evolute come gli aspetti dell’illuminazione gestiti dal Ray Tracing o la presenza o meno di una tecnologia che aumenta il framerate. Quindi il Team PlayStation, a mio avviso, non dovrebbe continuare a fare la stessa cosa che ha fatto fino ad ora, ossia concentrarsi sull’aumento della potenza di elaborazione. O meglio, potrebbero anche continuare a seguire questa strada, ma al momento si tratta di una strategia che guarda a un pubblico di nicchia”.

Yoshida ritiene però che la nuova dirigenza di SIE e del Team PlayStation sia consapevole della necessità di superare le strategie che hanno caratterizzato in questi anni la battaglia a distanza con Microsoft e Xbox nella realizzazione di console che hanno fatto della grafica e della potenza di elaborazione le loro bandiere: “Penso che sia davvero appropriato che PlayStation abbia una nuova generazione di manager. Il CEO Hideaki Nishino, ad esempio, ha circa 46 anni e rappresenta una generazione molto più giovane. Io e Jim Ryan rappresentavamo la generazione passata, ma ora spetta a dirigenti come Nishino ed Hermen Hulst occuparsi di PlayStation, sono giovani e possono fare qualcosa di rivoluzionario.

Tornando alla sua visione in merito a PS6 recentemente al centro di rumor sulle specifiche, Yoshida sostiene che “nel passato recente Sony è stata davvero brillante nel progettare console come PS5, una macchina straordinaria che ha contribuito a migliorare quasi ogni videogioco attuale e passato grazie all’adozione di un SSD così veloce. Quindi sì, naturalmente mi farebbe piacere assistere a ulteriori migliorie per quanto riguarda la grafica, ma con PS6 spero che Sony abbia preparato qualcosa di cui non siamo ancora a conoscenza, delle novità sorprendenti che ci portino a esclamare ‘oh sì, questa cosa è davvero fantastica!'”.

Sempre in merito al futuro di PlayStation, Yoshida ritiene che a Sony non bastino più i videogiochi tripla A dalla grafica spaccamascella.




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