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La Germania celebra l’eroe Noel, il raccattapalle di 15 anni che ha fregato Donnarumma e l’Italia


“Anche un raccattapalle fa gol alla nazionale italiana”. Il titolo beffardo della Bild racconta l’attenzione mediatica che si è concentrata in Germania su Noel Urbaniak, 15 anni, protagonista a sorpresa della sfida di Dortmund tra i tedeschi e l’Italia, finita 3-3, con il passaggio dei padroni di casa alla Final Four della Nations League. Noel ha avuto un ruolo decisivo nel secondo gol della nazionale del suo paese, segnato al 36’ del primo tempo. È stato lui, infatti, a lanciare in velocità il pallone a Joshua Kimmich: così il capitano dei bianchi ha battuto rapidamente il calcio d’angolo, servendo l’assist vincente a Jamal Musiala che ha segnato a porta vuota, complice la colpevole distrazione di Gigio Dommarumma, impegnato a discutere con l’arbitro Marciniak e con i suoi compagni invece di prestare attenzione al gioco.

I messaggi di mamma e papà: “Sei in tv!”

Da quel momento le telecamere di Rtl, che trasmetteva la partita in chiaro in Germania, lo hanno inquadrato più volte, tanto che poco dopo la madre e il padre gli hanno mandato un messaggio sul cellulare: “Sei in tv, sei un eroe!”. Noel – che gioca nelle giovanili dell’Hombrucher ed è grande tifoso del Borussia Dortmund – era già comprensibilmente incredulo, ma la sua serata magica non era ancora finita. Appena conclusa la partita, Kimmich si è avvicinato, ha posato per una foto ricordo con lui e gli ha regalato il pallone della partita e una maglia della nazionale tedesca. Poi, in conferenza stampa, il ct Nagelsmann lo ha pubblicamente ringraziato: “Il nostro secondo gol è stato di livello mondiale da parte di tutti e tre, compreso il raccattapalle. Era sulla palla, è stato bravissimo”.

I selfie con i tifosi per cui è diventato un idolo

Noel è subito diventato famoso, tanti tifosi hanno voluto farsi i selfie con lui. Intervistato dai media tedeschi, il ragazzo ha spiegato: “Al momento dell’angolo ci siamo scambiati uno sguardo con Kimmich. Gli ho tirato il pallone al volo, e così ha potuto battere rapidamente. Poi mi sono arrivati i messaggi di mamma e papà. Ero sotto shock, ho trovato tutta la situazione totalmente irreale. Davvero pazzesca. Alla fine, poi, quando Kimmich è venuto a fare la foto con me, mi ha ringraziato per l’assist. Non dimenticherò mai questa serata”.


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