«La forma? Omaggio alla fisarmonica»
ANCONA Roberto Giacomucci è il primo designer anconetano a conquistare il Compasso d’oro International, edizione 2025, consegnato a Osaka in occasione dell’Expo. «Un’emozione, che segna un punto di svolta nella mia carriera», non nasconde l’orgoglio l’architetto Giacomucci, da 35 anni attivo nel design, collaboratore di prestigiose aziende locali e nazionali. L’ambito riconoscimento è l’ultimo e il più importante tra quanti ha conquistato con la sua creazione Eco-Packly, realizzata con la ditta Fratelli Guzzini di Recanati. Istituito nel 1954 da un’idea di Gio Ponti, il Compasso d’Oro è il premio di design più antico al mondo. «Purtroppo non ho potuto ritirare di persona il riconoscimento che, in settant’anni di storia, ha incoronato oggetti e progetti entrati nell’immaginario collettivo, simboli del Made in Italy e dell’innovazione. Riceverlo significa per me entrare in una tradizione di eccellenza, ricerca e cultura progettuale».
Il prodotto
Eco-Packly è un contenitore pieghevole, realizzato in plastica riciclata post consumo, che si presta a molti usi, dalla raccolta differenziata allo stoccaggio di biancheria o giocattoli. E pensato per adattarsi a ogni spazio, grazie alla struttura a fisarmonica. «Non è soltanto un oggetto funzionale. La sua forma, quasi una metafora, è un omaggio a un patrimonio culturale che sento vicino: quello di Castelfidardo, della fisarmonica, nata dall’ingegno e dalla capacità di trasformare la materia».Realizzato in colori vivaci, Eco-Packly può contenere fino a 25 litri, e può essere piegato e riposto in poco spazio, quando non si usa, grazie all’innovativa struttura abbattibile, che ne riduce il volume dell’80%.
«Il progetto nasce da un’esigenza molto concreta: il minimo impatto ambientale, offrendo una soluzione sostenibile, riciclabile e leggera. Il materiale di cui è fatto, plastica riciclata post consumo, è a sua volta riciclabile al 100%». Un oggetto apparentemente semplice, un utensile umile, un contenitore, può diventare simbolo di valori universali: la sostenibilità, la memoria, l’innovazione. Un Compasso d’Oro targato Marche, per un oggetto di design che è un richiamo alla nostra tradizione, che si rinnova nel design con una voce contemporanea. «Non credo che questo premio – osserva Roberto Giacomucci – sia solo un riconoscimento al prodotto, ma piuttosto alla visione che lo ha generato: l’idea che ogni cosa, piccola o grande, è design. Tutto ciò che ci circonda porta con sé una scelta, un’intenzione, un progetto. Il design può essere buono o cattivo, consapevole o distratto, ma è sempre presente: nella sedia su cui ci sediamo, nell’oggetto che usiamo ogni giorno, nella città in cui viviamo».
Da Ancona, e dalle Marche nel mondo. «Questa vittoria non è soltanto mia: creatività e l’innovazione non hanno confini geografici, il pensiero progettuale può nascere ovunque, purché ci sia passione, visione e capacità di tradurre un’idea in forma».