la denuncia di una mamma
I lidi e i loro divieti sono i veri protagonisti di questa estate italiana, e le segnalazioni da parte di bagnanti che sostengono di esserne stati oggetto continuano a fioccare. L’ultima in ordine di tempo è quella di una mamma che spiega come all’ingresso dello stabilimento le siano stati sottratti i biberon dei bambini.
L’episodio viene segnalato ancora una volta al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli che lo riporta sui social. A fare da cornice a quanto accaduto è un lido di Castel Volturno, “lo stesso in cui, la settimana scorsa, un’altra signora – rivolgendosi sempre a Borrelli – aveva denunciato di essere stata costretta a buttare del cibo con la stessa motivazione“. “Stavo parcheggiando –racconta la donna – mentre il mio amico è entrato nel lido con le borse. Quando sono arrivata ho trovato lo staff che stava mettendo le mani nei borsoni, controllando il contenuto, e mi hanno sottratto alcuni generi alimentari, compresi i biberon dei bambini, che, secondo loro, non potevo introdurre nel lido, dicendomi che li avrebbero restituiti all’uscita. Un comportamento intollerabile considerato anche che avevo pagato 25€ per due lettini e un ombrellone. Di certo non tornerò mai più”.
Un episodio che sui social di Borrelli viene duramente criticato: “Siamo davanti a un reato gravissimo. Non è possibile che per andare in spiaggia i cittadini debbano essere perquisiti, non per evitare che si introducano armi o oggetti pericolosi, ma semplicemente per vietare ai cittadini di portare del cibo. Si è oltrepassato ogni limite“. E ancora: “Chiedo controlli serrati e interventi durissimi da parte della Guardia di Finanza contro chi pensa di fare il furbo e lavorare al di sopra della legge. Questi comportamenti sono gravemente lesivi dei diritti e della dignità delle persone. Sono felice della presa di distanze da parte dell’associazione dei balneari e del Comune di Castel Volturno contro questo lido che già si era reso protagonista di un episodio simile la scorsa settimana. Ricordo a questi gestori che loro non sono i proprietari del litorale, ma semplici gestori di un bene pubblico che appartiene a tutti”.
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